Martedì in tutta Italia i Consorzi di bonifica hanno reso noti i dati regionali 2024 sulle principali opere idrauliche realizzate, sulle attività di manutenzione idrogeologica svolte e sulla gestione dell’acqua per l’irrigazione. Si è parlato anche dei progetti per l’anno in corso, del loro valore economico e occupazionale e delle ricadute sullo sviluppo dei territori e delle comunità locali. I dai umbri sono stati illustrati nella sede del Consorzio di bonifica Tevere Nera di Terni alla presenza del presidente Massimo Manni e del direttore Carla Pagliari. Presenti anche il presidente Anbi Umbria e del consorzio di bonificazione Umbria, Paolo Montioni, e il presidente consorzio Val di Chiana Romana e Val di Paglia, Mario Mori.
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L’intervista a Massimo Manni
«I Consorzi – ha sottolineato Manni – sono uno strumento operativo che può contribuire in maniera importante nella gestione e nella mitigazione dei cambiamenti climatici. Ormai siamo sotto un cambiamento climatico forte e oggi mettiamo in campo delle strategie di prevenzione che possono aiutare nella mitigazione di questo rischio, sia per quanto riguarda la sicurezza e la salvaguardia dei cittadini, ma sopratutto anche dal punto di vista irriguo per potenziare la capacita produttiva delle imprese agricole e dare una risposta ai cittadini anche dal punto di vista della produzione di cibo».
Nel 2024 sono stati eseguiti, ha aggiunge il presidente Manni, «circa 9 milioni di euro di lavori, di cui 7 milioni sull’irrigazione e sono state concluse progettazioni per oltre 14 milioni e mezzo di euro, di cui 5 milioni per la bonifica e 4 milioni per l’irrigazione. Per il 2025 abbiamo messo in campo una progettualità per circa 63 milioni di euro». Il Consorzio per la bonifica della Val di Chiana Romana e Val di Paglia, è stato illustrato, «nel 2024 ha svolto progettazione interna di opere da realizzare con finanziamenti regionali – Umbria e Toscana – per oltre 5 milioni di euro ed espletato procedure di gara come stazione appaltante per lavori pubblici con finanziamenti regionali per circa 1.800.000 euro. Sono stati diretti lavori di intervento di mitigazione del rischio idraulico e di miglioramento degli impianti irrigui ricadenti nel territorio consortile per circa 5,5 milioni di euro e interventi in somma urgenza nel territorio Umbro per circa 30 mila. Infine, la manutenzione ordinaria è stata realizzata con fondi consortili per circa 320 mila euro, con oltre 100 chilometri di reticolo idrografico manutenuto».
Nel corso dell’anno 2025 i Consorzi umbri svolgeranno lavori per 80 milioni di euro e progettazioni per 115 milioni, «somme importanti per una gestione attenta del territorio sotto il profilo della mitigazione del rischio per la salvaguardia idrogeologica e la gestione della risorsa acqua per l’irrigazione. Tutte azioni anche volte a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici; si passa, infatti, dalla siccità alle alluvioni con danni economici ingenti». Per l’anno 2025 sono previsti infatti lavori per il ripristino dell’ufficiosità idraulica del fiume Nera e del suo affluente nei comuni di Terni e Narni, il ripristino dell’ufficiosità idraulica dei fiumi Nera e Corno e affluenti a Scheggino, Sant’Anatolia di Narco, Vallo di Nera, Cerreto di Spoleto, Norcia, Cascia, Monteleone di Spoleto e Sellano. Inoltre, è previsto il ripristino dell’ufficiosità idraulica del fiume Tevere e affluenti nei comuni di Attigliano, Orvieto, Todi, Acquasparta, Montecastrilli e Avigliano Umbro.