Umbria, obesità: bambini a rischio

Pierpaolo De Feo: «Sono il 35% del totale mentre in italia sono il 23% della popolazione tra i 9 e gli 11 anni»

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In Italia l’obesità infantile «è una delle più importanti emergenze sanitarie: il 25% dei soggetti tra 0 e 18 anni sono sovrappeso». A dirlo è stato Pierpaolo De Feo, professore di endocrinologia all’università di Perugia, a margine del settimo International mediterranean meeting Nume (Nutrition and Metabolism), in corso di svolgimento a Riccione.

Umbria da record Uno dei dati più inquietanti illustrati dal professor De Feo, però, riguarda la regione Umbria: «C’è molto da fare e vale la pena di intervenire in Umbria, una piccola regione che ha il 35% dei bambini tra sovrappeso e obesi. L’Umbria comunque – chiarisce De Feo – non è la peggior regione d’Italia sotto questo aspetto, è la Campania ad avere il peggior dato».

Situazione d’emergenza Più in generale, comunque, secondo il coordinatore di Eurobis, progetto che fa parte di Epode international network, la più ampia rete mondiale di prevenzione dell’obesità, «il numero di bambini e adolescenti sovrappeso e obesi sta aumentando con drammatiche conseguenze per la salute: tra i 9 e gli 11 anni il 23% della popolazione è sovrappeso e il 13% è obeso».

L’Oms Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità sono 42 milioni i bambini obesi nel mondo, un numero che potrebbe salire a 70 milioni entro il 2025. Nel convegno, ha ricordato Giuseppe Fatati, presidente della Fondazione Adi, «un particolare risalto è dato alle pratiche virtuose e alle iniziative volte a implementare l’attività fisica».

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