‘Pressing’ del Movimento 5 Stelle in parlamento sulla nomina di Paola De Micheli a commissario straordinario del Governo ai fini della ricostruzione post-sisma. Mercoledì in parlamento è stata esposta un’interrogazione a risposta immediata con cui alcuni deputati del M5S hanno evidenziato dubbi sulle tempistiche e la stessa opportunità della nomina.
IL TERREMOTO DEL CENTRO ITALIA
L’interrogazione «Stante il fatto che il decreto di nomina non è stato ancora pubblicato – ha evidenziato Fabiana Dadone (M5S) -, dobbiamo ritenere tale nomina, decisa lo scorso 11 settembre dal consiglio dei ministri, effettiva e vigente?».
«Nomina effettiva» Al quesito ha risposto il ministro per i rapporti con il parlamento, Anna Finocchiaro: «La nomina di Paola De Micheli è stata adottata con decreto del Presidente della Repubblica dell’11 settembre. A seguito della registrazione del provvedimento presso la Corte dei Conti il 20 settembre – ha aggiunto il ministro -, la presidenza del Consiglio ha informato della nomina il parlamento e gli uffici competenti. Pertanto il decreto del Presidente della Repubblica citato, debitamente registrato, produce i suoi effetti sin dalla data della sua adozione. Peraltro la pubbicazione in Gazzetta Ufficiale, meramente notiziale e che non condiziona l’efficacia del provvedimento, è prevista per il giorno 5 ottobre».
«Poltronificio» A replicare al ministro è stato il deputato pentastellato Davide Crippa che, oltre a parlare di «profili di incompatibilità circa il ruolo di deputato della stessa De Micheli, evidenziati dello stesso Pd in giunta elezioni», ha sottolineato come «nel periodo di transizione da Vasco Errani alla De Micheli, quest’ultima sia andata in giro in ogni dove, forte di una nomina, quella del Consiglio dei Ministri, priva però di un effettivo valore. La tempistica, a differenza del suo predecessore, è stata sin troppo ampia e ciò ha ingenerato confusione in un contesto in cui serve invece una continuità programmatica per garantire l’efficienza della ricostruzione post-terremoto. Qui, invece, – ha concluso Crippa – ci sembra piuttosto di essere di fronte all’ennesimo ‘poltronificio’ di questo Governo».