Umbria, uffici postali: Tar ‘stoppa’ la chiusura

Il 7 settembre le saracinesche non si abbasseranno. In attesa dell’udienza di merito. Cittadini soddisfatti

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Salvi, per il momento. In attesa dell’udienza di merito fissata per il 23 settembre. Il presidente del Tar dell’Umbria, Cesare Lamberti, ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dai legali nominati dai singoli Comuni, contro la chiusura di diversi uffici postali umbri.

Chiusura ‘stoppata’ Le serrande si sarebbero dovute abbassare – definitivamente – il 7 settembre. Ma non sarà così, almeno fino a quando il ricorso non verrà esaminato nella sua sostanza. Restano pertanto aperti, al momento, gli uffici postali di Castel Ritaldi, Collazzone, Collestatte (Terni), Capitone (Narni), Gioiella e Villastrada Umbra (Castiglione del Lago), Annifo e Capodacqua (Foligno), Sant’Egidio (Perugia), con tutti i ricorsi presentati dall’avvocato Mario Rampini e l’ultimo, per Perugia, dagli avvocati Mosconi, Zetti e Martinelli. Per il presidio di Melezzole (Montecchio), dopo la sospensiva il ricorso presentato dall’avvocato Di Paolo verrà discusso – salvo diverse indicazioni – il 9 settembre.

LA PROTESTA DEI CITTADINI A COLLESTATTE (TERNI)

Il motivo La decisione è stata assunta dal Tar, «considerata la gravità del danno per l’utenza che si vedrebbe privata dell’accesso al servizio universale postale, causa la chiusura dell’ufficio postale».

Soddisfatti i cittadini delle comunità interessate, così come gli amministratori locali che mettono a segno un primo punto di una sfida che non si preannuncia comunque semplice. Fra loro anche il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, che aveva aderito al ricorso per salvare l’ufficio di Capitone: «È un primo risultato – afferma – in linea con le nostre aspettative e speranze legate ad un servizio essenziale che, in molte realtà dell’Umbria, rischia di mettere in difficoltà soprattutto le popolazioni che abitano nelle periferie o nei centri frazionali, una popolazione prevalentemente anziana. Con fiducia – aggiunge De Rebotti – porteremo avanti quest’istanza, discussa, partecipata e condivisa anche dalle comunità interessate».

L’assessore Soddisfazione per la decisione del Tar dell’Umbria viene espressa dall’assessore regionale Antonio Bartolini: «La Regione – spiega – ha accompagnato l’azione di Anci Umbria e dei Comuni interessati fin dall’inizio, sottoponendo a Poste Italiane un dossier completo che evidenziava la necessità di modificare il piano, fornendo contemporaneamente agli stessi Comuni tutta l’assistenza e la collaborazione indispensabile. Riteniamo molto importante – afferma Bartolini – questa prima decisione del Tar. Ancora, ovviamente, siamo soltanto all’inizio, ma è significativo che il giudice amministrativo abbia sospeso il provvedimento di Poste Italiane, riconoscendo la possibile gravità del danno per l’utenza».

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