di Giovanni Cardarello
Si è svolta nel fine settimana a cavallo tra venerdì 27 e sabato 28 settembre l’iniziativa ‘Un calcio alla droga – il calcio come comunità educante’, promossa dalla Comunità Incontro di Amelia e organizzata dalla Provincia di Terni. L’evento è parte del progetto ‘Play – Giovani in Gioco’, finanziato dal bando ‘Game’ della Upi nazionale, l’Unione delle Province Italiana e supportato dal ministero per lo sport e per i giovani. L’iniziativa ha avuto il patrocinio di Rai Umbria e della media partnership di Tgr Umbria e Rai pubblica utilità.
L’evento ha coinciso con la celebrazione del tradizionale rito simbolico di ‘Pane, mortadella e mele’, una ricorrenza significativa che celebra quest’anno il 45° anniversario della Comunità Incontro ed il suo impegno nel campo della prevenzione, del recupero e dell’inclusione sociale. Il cuore dell’evento la partecipazione di oltre 400 studenti delle scuole superiori del territorio e il mini torneo di calcio a 7 finalizzato a promuovere la competizione sana ed il lavoro di squadra.
Ma non sono mancati i momenti di approfondimento e riflessione con diversi panel a cui hanno partecipato oratori di rilievo come il presidente Siae il Maestro Mogol, il farmacologo e divulgatore scientifico Silvio Garattini, l’amministratore delegato della Lega Serie A di calcio Luigi De Siervo, don Antonio Coluccia, sacerdote impegnato nella lotta contro la criminalità organizzata e le dipendenze e il campione del mondo di scherma Alessio Foconi. Per non tacere della partecipatissima proiezione ai filmati ‘Quarto Tempo Fiorentina’ e ‘Campo Corto’ con le vignette sul calcio sociale di Stefano Disegni, e delle partite tra le squadre di Nazionale Italiana Suore, Aiac Onlus, degli stessi Quarto Tempo Fiorentina e di Ness1 Escluso Modena.
Di grande impatto, inoltre, i tre panel organizzati da Paola Severini Melograni giornalista, saggista, conduttrice radiofonica e produttrice televisiva italiana e l’agenzia Angelipress dedicata a ‘Il calcio è inclusione, il calcio è comunità ’, con approfondimenti sui valori educativi e sociali dello sport. In questo contesto si sono alternati personalità del mondo dello sport e della cultura come Renzo Ulivieri, presidente Aiac, l’avvocato Nancy Dell’Olio, Marcello Mancini, presidente di Aiac Onlus, Vittorio Bosio, presidente di Csi, Laura Tinari, responsabile Nazionale Dpcs della Figc, Primo Di Nicola e Giovanni Sacripante.
Nell’ambito dell’iniziativa, in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, a Molino Silla, si è svolto un corso per i professionisti del settore dal titolo ‘Fake news e dipendenze: la prima forma di prevenzione è una corretta informazione. Anche attraverso i valori dello sport’. Al tavolo della discussione Giampaolo Nicolasi, capostruttura della Comunità Incontro, che ha sottolineato il concetto di rieducazione, Giovanni Parapini della Rai, che ha centrato il suo intervento sul concetto di Bene Comune e del ruolo di responsabilità sociale del giornalista, Giorgio Palenga neo capo dei servizi sportivi del Corriere dell’Umbria, che tramite tre storie di sport ha declinato il sottile confine tra news e fake news e Cristiano Muti, capo ufficio Stampa della Lega Nazionale Dilettanti di Calcio che ha raccontato il progetto sul calcio virtuale di cui la Comunità fondata da Don Pierino Gelmini è parte integrante.