Università Pegaso: «Terni creda in noi»

Il direttore Mario Bosco apre le porte di palazzo Catucci a Collescipoli: «C’è molto lavoro da fare, quando sarà tutto sistemato inaugureremo la sede ternana»

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La sede ternana

di Francesca Torricelli

«C’è ancora molto da fare, ma sono ottimista». Con queste parole Mario Bosco, il direttore della sede ternana dell’Università telematica Pegaso, mi ha accolta a palazzo Catucci in piazza Risorgimento a Collescipoli. «Abbiamo scelto di non fare i prestigiatori, di non essere mistificatori o ingannare la gente ed è per questo motivo che ancora non abbiamo fatto un’inaugurazione ufficiale della sede».

Palazzo Catucci

I lavori Il palazzo, mi spiega il direttore mentre entriamo nel suo ufficio, «come vede è meraviglioso. È purtroppo, però, una sede chiusa da anni, c’è molto lavoro da fare per renderlo fruibile al meglio: dai vari allacci per l’energia elettrica, al controllo dell’ascensore e dell’impianto di riscaldamento, fino alla rete telefonica e la connessione internet. Questo è un grosso problema qui a Collescipoli, c’è poca copertura di rete, ma stiamo risolvendo». Bé, che università telematica sarebbe senza una connessione internet, altrimenti. Nelle prossime settimane, comunque, «arriveranno gli arredi e i computer, in modo che dal mese di novembre potremo iniziare a lavorare sul serio. A quel punto rimarranno solo le varie migliorie, ma procediamo per gradi e per priorità».

Una delle aule

L’anno accademico Ecco, a proposito di priorità, vado subito al sodo e, dato che l’anno accademico è già iniziato, lavori a palazzo a parte, chiedo al direttore come stiano andando le iscrizioni sul territorio ternano. «Vede – mi dice Bosco – l’inizio è complicato in tutte le cose e su Terni dobbiamo avere una risposta più forte. Non posso ancora quantificarle il numero delle iscrizioni – saranno dati sensibili, ndr. – ma stiamo andando bene. Abbiamo già tre aule allestite all’interno di palazzo Catucci dove gli studenti potranno dare gli esami. La prima sessione è infatti fissata per l’11 e il 12 ottobre». Il direttore ci tiene a sottolineare che «abbiamo scelto di non fare i prestigiatori, di non essere mistificatori o ingannare la gente. Abbiamo sempre messo in campo la trasparenza e abbiamo riscosso successo. La nostra più grande pubblicità sono gli studenti, ma dobbiamo vedere se i ternani crederanno in questo progetto. Sappiamo che sono un po’ diffidenti, ma noi cerchiamo sempre di porci con spirito positivo».

Il direttore Mario Bosco

Collescipoli Il direttore, poi, parla anche del contesto in cui si trova l’università: «Non voglio avere la presunzione di essere quello che risolve i problemi, ma posso assicurare che almeno ci provo, con tutto me stesso. Quello che mi dispiace molto è che ho trovato un borgo – Collescipoli – un po’ ‘addormentato’. Molto addormentato, direi. Vorrei movimentarlo e ridare fiducia alla gente che lo vive. Mi sto dedicando a questo progetto a tutto campo e sono ottimista, veramente, ma vorrei che la gente ci credesse di più. Il successo o l’insuccesso dipende dalla volontà di tutti».

Il palazzo

Gli obiettivi L’intento del direttore «non è solo quello di utilizzare questa sede per gli esami, ma vorrei avviare una serie di attività e diventare punto di riferimento per il territorio, per i giovani, per enti e istituzioni. L’obiettivo è far appartenere questa sede a Collescipoli, a Terni e ai ternani. Sopratutto ai giovani. Qualsiasi ente e istituzione voglia proporre un progetto formativo, noi siamo pronti ad accettarlo». Palazzo Catucci, secondo Mario Bosco, può diventare «luogo per convegni, dibattiti, presentazione di libri, oltre a un posto dove fare orientamento, convogliare gente per far conoscere la Pegaso e i suoi corsi». Per fare questo, però, «ci vuole del tempo e dobbiamo prima vedere la risposta e l’interesse della gente. A Collescipoli potranno venire studenti da tutta Italia, perché indipendentemente dalla sede in cui si sono iscritti, gli esami li possono fare in tutte le sedi, e dobbiamo far trovare un luogo accogliente. Ma prima che tutto questo entri a pieno regime, secondo la nostra esperienza anche in altri territori, ci vorranno un paio d’anni».

Ad Assisi Intanto, ad Assisi, la società sportiva Angelana ha annunciato l’avvio di un accordo di collaborazione con l’Università telematica Pegaso, sede di Assisi, che sponsorizzerà la squadra degli allievi regionali A1. Il direttore generale della sede, Matteo Fortunati, ha spiegato che «UniPegaso ed Angelana sono due entità che hanno come obiettivo quello di formare al meglio i giovani per preparali alle sfide della modernità. Nel calcio, come nella vita, i grandi campioni di domani sono i giovani di oggi».

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