Vaccini non approvati, alla Stranieri studenti dell’Est e orientali senza green pass

La questione riguarda tutte le persone vaccinate con Sputnik o col siero cinese, non approvati dall’Ema. Sono costretti a fare il tampone per avere la certificazione verde

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In attesa di delucidazioni a livello governativo, il tema dei vaccini non riconosciuti è esploso venerdì mattina in tutta la sua gravità nei posti di lavoro ma anche all’università. Inevitabile che, fra gli atenei, proprio all’università per Stranieri di Perugia ci sia il più alto tasso di presenza di studenti vaccinati con vaccini non riconosciuti dall’Ema, l’agenzia europea del farmaco.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Gli studenti dell’est senza Green pass

Quasi un centinaio di cinesi, diverse decine di altri studenti dell’est europa, tutti vaccinati, ma con Sputnik o CoronaVac, il vaccino cinese, non ancora riconosciuti da Ema e quindi non validi per l’ottenimento del Green Pass. Si ritrovano quindi a non poter seguire le lezioni né poter vivere la città, mangiando al ristorante o frequentando biblioteche, a meno di non fare tamponi ogni 48/72 ore. Per questo motivo, l’ateneo ha siglato una convenzione con la farmacia di piazza Gallenga.

Tamponi gratuiti in convenzione

Nell’imminente ripresa dell’attività didattica dei corsi di laurea e con i corsi di lingua e cultura italiana in regolare attività, l’Università per Stranieri di Perugia ha organizzato, fin dai primi giorni di settembre, per gli studenti un servizio gratuito di tamponi destinato a coloro che sono vaccinati con vaccini non riconosciuti da EMA e per chi non è ancora dotato di Green Pass avendo intrapreso il percorso vaccinale. Tale procedura consente agli iscritti, agli immatricolandi e a coloro che avranno necessità di accedere all’ateneo, di effettuare un tampone senza spese. Per fruire del servizio è necessario rivolgersi al Welcome Point Office sito nella hall di Palazzo Gallenga

Allo studio un riconoscimento allargato

Intanto, sarebbe allo studio una norma transitoria per far sì che anche alcuni dei vaccini non riconosciuti dall’Ema possano essere considerati validi ai fini del Green pass. Un provvedimento che interesserà anche gli studenti della Stranieri ma che, in misura ben maggiore, riguarda quei settori che si basano sul lavoro stagionale – in agricoltura o nei trasporti – oppure negli interporti dove arrivano merci e persone da fuori Italia.

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