Sono ancora una volta le notifiche (ovvero gli sms) che non arrivano, a creare disagi agli utenti degli hub vaccinali. Come nel caso di Terni, dove il 2 giugno il polo ‘Casagrande’ è rimasto chiuso (sic) per carenza di dosi. In quella sede, nel giorno festivo, erano previste 200 vaccinazioni. Una volta compreso che le notifiche di rinvio, da parte di Umbria Digitale, non erano arrivate, gli addetti della Usl 2 si sono comunque prodigati per chiamare una ad una le 200 persone da vaccinare. Sarebbero però una ventina coloro che, non contattati, si sono comunque recati al ‘Casagrande’, scoprendo la fastidiosa realtà. Con conseguente arrabbiatura, per usare un termine educato.
Annulla la prima dose e inizia il ‘calvario’: «Una presa in giro»
Seconda dose a 42 giorni: nessuna comunicazione
E che le notifiche inizino a rappresentare un problema, lo conferma anche il fatto che il giorno precedente – il 1° giugno – presso il ‘Casagrande’ si sono presentati numerosi utenti che sapevano di dover ricevere quel giorno la dose di richiamo. Nessuno – ovvero niente sms – aveva però comunicato loro lo spostamento della seconda dose di Pfizer dal 21esimo al 42esimo giorno dopo la prima. Così gli operatori hanno dovuto fare il possibile per risolvere la situazione, figlia di una comuinicazione ‘digitale’ a dir poco lacunosa.
Si riprende il ritmo di prima
Al ‘Casagrande’ di Terni per il 1° giugno erano previste 398 somministrazioni (tutte effettuate) e 200 per il 2 giugno (nessuna effettuata): numeri molto più bassi delle medie del periodo, per l’hub ternano, dipendenti dalla carenza di dosi che, però, fra martedì e mercoledì ha visto l’arrivo in Umbria di oltre 45 mila vaccini. Così da giovedì 3 giugno, contestualmente all’avvio della campagna per la fascia 50-59, si prevede anche a Terni un ritorno ai ritmi precedenti, ovvero di circa 1.500 somministrazioni al giorno.