I carabinieri forestali del Nipaaf di Perugia e del comando stazione di Sant’Anatolia di Narco, giovedì mattina, hanno sequestrato cinque allevamenti ittici in Valnerina per ‘scarichi di acque reflue industriali contenenti sostanze pericolose, in assenza della prescritta autorizzazione in violazione del decreto legislativo 152 del 2006’ oltre ad altre ipotesi di reato che riguardano la gestione dei rifiuti (abbandono di rifiuti e utilizzazioni agronomiche non autorizzate), falso in atto pubblico e danneggiamento delle acque del fiume Nera.
Dove si trovano A seguito di indagini di polizia giudiziaria, la procura di Spoleto ha chiesto ed ottenuto dal gip il decreto di sequestro preventivo dei cique impianti di itticoltura della Valnerina di cui quattro della società ‘Ittica Tranquilli srl’ ed uno della società ‘Santocore e C. snc’. Tre gli indagati a piede libero. Gli impianti si trovano a Vallo di Nera (località Piedipaterno), Preci (località Corone e località Borgo), Norcia (Campi di Norcia) e Cerreto di Spoleto (località Vallicelle). Il gip di Spolet ha affidato la gestione ordinaria degli impianti ad Arpa Umbria, nominata custode «per il periodo necessario ad ottenere le autorizzazioni ambientali ed il ripristino della regolarità della gestione dei rifiuti e degli scarichi».