Vendita Ast, nel ‘derby’ italiano Latini rassicura: «Sono molto fiducioso»

Terni – Il sindaco visita l’acciaieria. Arvedi e Marcegaglia si contendono il sito. L’assessore Salvati: «Metal recovery praticamente concluso»

Condividi questo articolo su

di F.L.

Il suo silenzio prolungato era stato stigmatizzato da più fronti – soprattutto sindacali -, ora anche il sindaco di Terni Leonardo Latini prende posizione in merito alla delicata questione della vendita dell’Ast, arrivata ormai ad una fase cruciale. Ribadisce i ‘paletti’ posti da istituzioni e sindacati alla procedura, ma si dice anche «molto fiducioso» su di essa. Il tutto mentre il ‘derby’ italiano Arvedi-Marcegaglia nella corsa finale viene dato sempre più probabile.

TUTTO SU AST – UMBRIAON

Il punto su recupero scorie e cessione

L’occasione per intervenire c’è stata mercoledì, al termine di una visita in fabbrica insieme al vicesindaco e assessore all’ambiente Benedetta Salvati. I due hanno avuto una serie d’incontri (non c’era l’ad Massimiliano Burelli), all’interno del programma concordato da Ast-Thyssen Krupp con le istituzioni locali per la verifica dell’intervento in corso per il Metal Recovery e la nuova rampa scorie. «Anche quest’intervento in corso – sottolinea Latini – è un evidente segnale dell’importanza e della strategicità degli stabilimenti ternani e va nella direzione di costituire un polo d’eccellenza sempre più contraddistinto dalla qualità delle produzioni e dall’innovazione. Anche per questo ero e resto molto fiducioso sulla procedura di vendita in corso. In queste settimane e nei mesi scorsi da sindaco della città dove hanno sede le acciaierie che hanno accompagnato la storia d’Italia come Paese industriale, ho avuto frequenti interlocuzioni con l’ad di Ast-Tk Massimiliano Burelli e mi sono fatto portavoce delle aspettative della città con il Governo e in particolare con il ministro Giorgetti, ribadendo in maniera chiara che il futuro proprietario di Ast dovrà essere particolarmente rispettoso della storia industriale delle acciaierie ternane, ma soprattutto dovrà presentare un piano industriale che tenga conto della salvaguardia e della valorizzazione delle produzioni e delle attività integrate del sito, dell’occupazione diretta e indiretta e della tutela dell’ambiente». Latini si dice poi «sicuro che su queste richieste – sulle quali abbiamo avuto modo di confrontarci anche col segretario della Lega Matteo Salvini – saranno tenute nella giusta considerazione per il rispetto dovuto alla nostra comunità, alla sua storia industriale e soprattutto perché le acciaierie di viale Brin costituiscono un ottimo investimento per qualsiasi acquirente e restano strategiche per la siderurgia nazionale».

Lega in pressing

E rimanendo in casa Lega, sulla questione intervengono anche il consigliere regionale Daniele Carissimi e la senatrice Valeria Alessandrini, esprimendo «soddisfazione per l’esito positivo della discussione nell’aula del consiglio regionale del provvedimento urgente per il futuro di Ast e lo sviluppo sostenibile della conca ternana, che ha trovato il favore trasversale di tutte le forze politiche. «Le rassicurazioni riguardo al lavoro e agli investimenti ambientali sono indispensabili e devono essere garantiti da un partner industriale che sappia succedere all’attuale amministrazione aziendale garantendo la salubrità ambientale e il diritto al lavoro di tutte le famiglie impiegate nel settore. Dobbiamo assicurarci – continuano Carissimi e Alessandrini – che questi due temi siano al centro della trattativa». I due esponenti della Lega parlano poi delle rassicurazioni in questo senso arrivate anche dal ministro Giorgetti, il quale «ha confermato che l’individuazione della nuova proprietà potrebbe avvenire in tempi brevi con la prospettiva di avere un piano industriale soddisfacenti in termini di occupazione, produzione e rispetto ambientale». «Riteniamo importante – proseguono – che le istituzioni manifestino il loro coinvolgimento su un tema così centrale per l’economia e il futuro del nostro territorio, soprattutto in un momento così delicato. Un interesse che non nasce oggi, la nostra attenzione è sempre stata alta in ragione del ruolo chiave che il sito industriale di Ast ricopre nel tessuto economico locale e dell’intera Regione». Infine per Carissimi e Alessandrini «la conferenza regionale dell’economia e del lavoro che si terrà a Terni nei primi giorni di ottobre sarà un’occasione importante per conoscere quando e chi saranno i soggetti protagonisti della trattativa e per un approfondito confronto che permetterà alle parti sociali e istituzionali di formulare, in vista della successiva convocazione alla presidenza del Consiglio dei ministri, obiettivi e priorità per assicurare che il piano industriale e la credibilità dell’acquirente garantiscano il mantenimento dell’integrità del gruppo».

Gli ultimi sviluppi

Con i tempi della procedura che si stringono, si intensificano anche le indiscrezioni – forse a questo punto anche qualcosa in più, anche se il passato ha abituato a colpi di scena dell’ultimo minuto – sui contorni della vendita. Se i coreani di Posco vengono dati ormai out rispetto alle trattative, la vendita di Ast sarebbe ormai una questione quasi esclusivamente italiana (cinesi permettendo e con il gruppo mantovano in pole), come riportano nelle ultime ore sia Repubblica che IlSole24Ore. Per il primo quotidiano l’operazione dovrebbe valere complessivamente oltre 500 milioni di euro e i piani industriali delineati dai due gruppi italiani punterebbero sul ritorno tra i prodotti di Ast del lamierino magnetico, oggi centrale nel settore dell’auto elettrica. Per il quotidiano economico, se dovesse essere Marcegaglia a spuntarla si potrebbe profilare anche la produzione di acciaio al carbonio.

Metal recovery e rampa scorie: «Ci siamo»

Sulla visita di mercoledì in Ast è intervenuto anche l’assessore comunale all’ambiente Benedetta Salvati, con un post pubblicato su Facebook: «Lo scopo principale del sopralluogo è stato quello di rendersi conto dello stato di avanzamento dei lavori per la costruzione del nuovo ‘metal recovery’ e della nuova ‘rampa scorie’. Come già ho avuto modo di dire, sia nella veste di amministratore che in quella di ingegnere ambientale, ritengo questi investimenti di Ast e di Tapojarvi fondamentali e tali da porre gli stabilimenti di Terni in una posizione d’avanguardia a livello nazionale e internazionale sui temi ambientali e dell’economia circolare. In particolare ciò garantirà un notevole ulteriore recupero del metallo dalle scorie e abbatterà l’inquinamento da polveri nelle aree intorno agli stabilimenti. Ricordo infatti che tutte queste operazioni, ad oggi avvengono totalmente all’aperto come regolarmente autorizzate, mentre Ast si è proposta di intraprendere una strada progettuale unica e innovativa da svolgersi in ambiente chiuso e confinato con l’utilizzo di tecnologie uniche a mondo. Il ‘metal recovery’ – afferma la Salvati – è praticamente concluso: già da due settimane la scoria viene processata e da circa una settimana vengono lavorate circa 200 tonnellate, meno di un quinto della capacità nominale dell’impianto. Entro novembre tutta la scoria prodotta, cioè circa 30 mila tonnellate al mese, verrà interamente trattata nell’impianto raggiungendo una performance di recupero di metalli molto più alta di quella attuale e ottenendo un residuo con caratteristiche chimiche nettamente migliori rispetto a quello ottenuto attraverso il vecchio impianto. Per quanto riguarda la rampa scorie, è in fase di conclusione la gara che individuerà il soggetto che la realizzerà, unitamente al magazzino di stoccaggio della scoria stessa. Tra dieci giorni saranno conclusi gli importanti lavori di demolizione degli edifici che insistono sull’area che ospiterà i nuovi impianti perché, come è stato sempre detto, anche da me, tutti questi interventi sono e saranno realizzati all’interno dello stabilimento occupando aree dismesse e quindi senza ulteriore consumo di suolo. Credo sia fondamentale il ruolo di vigilanza dell’amministrazione rispetto agli impegni presi in ambito ambientale da parte dell’azienda e finché potrò, lo eserciterò con tutte le forze».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli