di Veronica Quadraccia
Si è concluso venerdì, presso il polo didattico del comando provinciale dei vigili del fuoco di Terni, il ‘corso Saf basico’ rivolto a 18 allievi vigili del fuoco del 93° corso. Gli allievi sono stati impegnati per tre settimane in un programma molto intenso che ha alternato lezioni teoriche a moduli pratici, apprendendo manovre di derivazione speleo-alpino sia al castello di manovra sia in ambiente naturale. Tale corso, uno tra i più impegnativi nell’ambito dei vigili del fuoco, è inserito nella formazione di base che ogni operatore deve avere, in quanto comprende sia manovre di soccorso – quindi ricerca, assicurazione, recupero ed evacuazione di persone da luoghi impervi, quali tralicci, silos, viadotti, valloni – sia manovre di autosoccorso, quale la discesa e la risalita autonoma dell’operatore ed il superamento dei ‘frazionamenti’ in progressione. Scopo del corso è quello di migliorare l’efficacia del dispositivo di soccorso, adattando gli strumenti e le tecniche studiate e collaudate in altri scenari (speleo-alpino), a situazioni e scenari imprevisti, nei quali è sempre presente un importante rischio evolutivo. Altro aspetto non trascurabile è quello di aumentare il livello di sicurezza dei soccorritori. Essendo inoltre un corso di formazione di base è quindi propedeutico per accedere ai successivi corsi di specialità quali soccorritore fluviale alluvionale, soccorritore acquatico e Usar (urban search and rescue) medium.