Violenta la moglie: 61enne condannato

Terni, una vita d’inferno fatta di minacce, botte e una morbosità senza freni. Fino al terribile fatto

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Non si era rassegnato neppure di fronte alla sentenza di divorzio e aveva preteso di continuare a vivere in casa. Ossessionato dalla paura di perdere la moglie parecchio più giovane di lui – 61 anni contro 43 -, non aveva esitato a compiere atti brutali in serie, fino alla terribile violenza sessuale consumata fra le mura domestiche.

Vita da incubo Martedì mattina l’uomo, di nazionalità rumena e difeso dall’avvocato Silvia Bartollini, è stato condannato dal tribunale di Terni a due anni di reclusione, con pena sospesa. L’accusa aveva chiesto una pena di tre anni e sei mesi. I fatti contestati risalgono al periodo che va dal 2008 al 2011, con la donna costretta a subire minacce, botte, pressioni psicologiche e un controllo continuo che si era realizzato addirittura nell’installazione di alcune telecamere domestiche per tenerla ‘sott’occhio’.

Un inferno per la poveretta che, nonostante il divorzio, non era riuscita a liberarsi di quell’uomo. Mai però avrebbe pensato che la sua morbosità si sarebbe trasformata in violenza sessuale. Invece una sera, forse in preda all’alcol, l’aveva scaraventata sul materasso e bloccata per fare i propri comodi. La donna, scossa e distrutta, aveva comunque trovato la forza di ribellarsi, denunciando l’ex marito, oggi condannato.

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