Voto Umbria, Di Maolo unisce Pd e 5Stelle

Spunta il ‘terzo nome’ che potrebbe superare quelli di Andrea Fora e Stefania Proietti. Avvocato al vertice del ‘Serafico’ di Assisi

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La famosa ‘quadra’, che per diversi giorni – e diversi tentativi ‘illustri’ – Pd e M5s hanno cercato in giro per in Umbria, per la proposta ‘civica’ ribadita anche da Luigi Di Maio venerdì ad Assisi. A rappresentare il ‘punto di caduta’, con il conseguente superamento – almeno per la carica di presidente della Regione Umbria – dei nomi di Andrea Fora e del sindaco di Assisi Stefania Proietti, è quello di Francesca Di Maolo, avvocatessa 49enne originaria di Spoleto e presidente dell’Istituto Serafico di Assisi. Sarebbe lei la figura individuata – e quindi potenziale candidata alla presidenza – per dare vita in Umbria al progetto politico del centrosinistra ‘a trazione pentastellata’, con l’obiettivo di contrastare la forte proposta leghista e del centrodestra nel suo insieme, rappresentata dalla senatrice Donatella Tesei.

Umbria, intesa M5s-Pd per il voto è più vicina

Un ‘sì’ non ampio all’intesa

Proprio nel tardo pomeriggio di venerdì, dopo il ‘passaggio’ di Di Maio ad Assisi, si è concluso il voto della base 5 Stelle sulla piattaforma Rousseau, per dare il via libera – o meno – all’intesa con il Pd e quindi al progetto ‘civico’ in Umbria. Hanno votato 35.036 iscritti: i ‘sì’ sono stati 21.320 (60,9%) ed i ‘no’ 13.716 ‘no’ (39,1%). Non un testa a testa ma neppure un plebiscito, segno di un Movimento fortemente diviso al proprio interno sulla questione.

Le dichiarazioni di Di Maio alla stampa (video)

Cos’è l’istituto Serafico

L’istituto Serafico, centro di eccellenza italiana e internazionale, specializzato nella riabilitazione, ricerca e innovazione medico-scientifica, si prende cura di ragazzi con disabilità plurime gravi e gravissime provenienti da tutto il territorio nazionale. È stato fondato da un frate francescano, il beato Ludovico da Casoria, il 17 settembre 1871, giorno memorabile in cui San Francesco ricevette le sacre stimmate, quelle stesse che nel pensiero del beato Ludovico si sarebbero prolungate fino a toccare gli ospiti del Serafico.

Verini (Pd): «Ma Fora è una risorsa»

E in attesa che la Di Maolo sciolga le riserve – lei sarebbe piuttosto convinta ma le questioni professionali devono essere ovviamente definite prima di un passo così importante – il commissario del Pd Umbria, Walter Verini, tiene a ribadire come Andrea Fora rappresenti una risorsa per l’eventuale coalizione ‘civica’ che verrà: «Con la riunione di questa mattina (sabato, ndR) il Partito Democratico dell’Umbria – spiega Verini – ha rilanciato la sfida di una alleanza civica e politica che possa vedere protagonisti anche le idee e i contenuti del Movimento 5 Stelle. Un’alleanza che parta dalle proposte per la vita degli umbri, per il futuro di questa regione. Una riconversione verde dell’economia. La trasparenza e la legalità, la lotta contro la povertà. Il lavoro e il sostegno alle imprese. Le grandi questioni della cultura, della scuola e della formazione inserite in progetti veri, concreti di una Italia di mezzo che superi confini amministrativi. Queste sono alcune basi fondamentali per scrivere il futuro dell’Umbria, che Salvini vorrebbe usare come una clava per le sue manie di rivincita, dopo un anno di danni arrecati al paese. Dopo un anno di diffusione di odio, strumentalizzazione delle paure, divisioni, isolamento dell’Italia. Che vorrebbe trasferire in questa regione. E il Pd dell’Umbria – prosegue il commissario dei Democratici – che da mesi ha scelto il terreno di una alleanza civico-sociale, ha condiviso con 5 Stelle l’idea di accogliere come guida di questo progetto personalità di grande spessore, di forza unificante, di innovazione. In campo già c’è una di queste personalità: Andrea Fora. Il suo è stato un percorso ed è un progetto fondamentale anche per un’alleanza più larga. Un progetto che – ci auguriamo e crediamo – possa essere parte integrante di questa sfida, anche in presenza di altre personalità che potranno sintetizzare questa nuova tappa e questo allargamento dell’alleanza e della coalizione».

L’intervista al Tg5 a luglio

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