Weekend ‘fuori porta’: «Pranzi e braciate no. Ho chiamato il 112»

Anche nel Ternano il bel tempo è stato accompagnato da passeggiate e ‘mini gite’. La segnalazione di un lettore: «Capisco tutto ma certe scene no. A Sant’Erasmo tanti eccessi»

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Con il weekend assistito dal bel tempo, sono diversi i ternani che hanno scelto di farsi una passeggiata fra il centro cittadino, Piediluco, Sant’Erasmo, i Campacci, insomma le zone del territorio comunale dove ci si può spostare. Contestualmente, come già accaduto in passato, il fatto che ci sia gente in giro – pur all’aria aperta – e che in alcuni casi la condotta non sia proprio ‘accorta’, non va giù a diversi cittadini che rimarcano come la situazione da ‘zona arancione’ e il rischio varianti – con la provincia di Perugia da due settimane, ora la terza, in ‘rosso’ – impongano un’attenzione diversa. Così si moltiplicano le segnalazioni, anche relative ad assembramenti come sabato in centro, seguite in alcuni casi da chiamate alle forze dell’ordine. È il caso di un cittadino che domenica ha contattato umbriaOn per far presente il proprio disappunto.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

«Vedi certe scene e ti girano le scatole»

«Domenica sembrava pasquetta a Sant’Erasmo – racconta l’uomo -. Sono uscito con i cani per fare una passeggiata e per scendere, dalla zona dei caminetti al bivio di Cesi, ci ho messo 20 minuti. Già alle 10 di mattina non si parcheggiava o quasi. Fra macchine che salivano, camini accesi e tavolini ho visto cose allucinanti. Ho due figli ed è un anno che stanno dentro casa. Mia moglie, che lavora in ospedale, sa bene quale sia la situazione. Il punto è che posso capire un giro in bicicletta, una passeggiata, ma se ti metti a cuocere e poi pranzi sui tavoli, tutti insieme, l’assembramento c’è ed il rischio mi pare evidente. Cerchiamo di evitare situazioni del genere. Mia figlia non vede la nonna materna da un anno e andiamo avanti a forza di videochiamate per garantire un po’ di sicurezza. Quando vedi certe cose – prosegue il segnalante – ti girano le scatole. Non ho altri termini. Ho chiamato i carabinieri e mi hanno detto che avrebbero mandato delle pattuglie. Non so come sia andata a finire ma serve una responsabilità che non ho visto, pur capendo la stanchezza di tutti».

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