Terni, sesso in teatro: «Solo una finzione»

Polemiche sullo spettacolo Schönheitsabend, andato in scena lo scorso 24 settembre al Secci, per una presunta ‘sodomizzazione’ in scena

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E’ destinato a sollevare un vespaio di polemiche lo spettacolo teatrale Schönheitsabend, andato in scena lo scorso 24 settembre presso il teatro Secci di Terni, nell’ambito dell’edizione 2016 del Terni Festival, festival internazionale della creazione contemporanea. Il tutto per una presunta scena pornografica portata sul palco durante il primo atto (teatrale, ndR): una penetrazione anale da parte da parte di uno dei due protagonisti della performance – la danzatrice Florentina Holzinger – nei confronti del danzatore Vincent Riebeek, attraverso l’uso di un fallo in gomma indossato dall’artista con il supporto di una cinghia: scena descritta con dovizia di particolari da Tommaso Chimenti de Il Fatto Quotidiano.

«Solo una finzione» Dal Terni Festival non si ha molta voglia di commentare quella che viene ritenuta soltanto «una finzione, il fallo di gomma c’era – dice chi ha assistito allo spettacolo – ma è stata solo una messa in scena legata ai contenuti della performance (relazioni di potere, ruoli di genere, violenza e sessualità malata, estasi e erotismo esplicito, ndR) e non c’è stata alcuna penetrazione reale. Il fatto che questa cosa, non vera, sia emersa a ben dieci giorni dallo spettacolo, ci fa un po’ pensare. Anche perché il pubblico ha apprezzato ed è uscito dal teatro assolutamente divertito e tutt’altro che turbato».

Cos’è Questa la sinossi dello spettacolo Schönheitsabend andato in scena al Secci: «In Schönheitsabend, Holzinger e Riebeek si appropriano dell’orientalismo di inizio ‘900 rendendolo tratto dominante di questa performance radicale che indaga relazioni di potere, ruoli di genere, violenza e sessualità malata, estasi e erotismo esplicito. Punto di partenza per questa performance è il balletto Shéhérazade del 1910 e il desiderio comune alle coppie di inizio secolo di reinventarsi e reinventare la danza attraverso finti esotismi. Altre fonti di ispirazioni arrivano da figure di spicco della tradizione della danza moderna e contemporanea, da Vaslav Nijinsky e Ida Rubinstein o Ted Shawn e Ruth St. Dénis che hanno acceso l’immaginario degli autori. Schönheitsabend è uno spettacolo in tre parti che ricalca la struttura classica del balletto, dal titolo Tänze des Lasters, Tänze des Grauens’ & Tänze der Ekstase (danza del vizio, dell’orrore e dell’estasi) ispirati agli scritti di Anita Berber e Sebastian Droste, una coppia che come Florentina e Vincent ha lavorato su una nuova concezione della bellezza imbevendo la propria poetica di follia, connotazioni estreme e forte erotismo. Nel corso dei tre atti romanticismo, sogno e realtà si alternano costantemente alla ricerca di un nuovo equilibrio».

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