Confindustria Umbria: «Siamo con Rocchetta»

Il presidente Ernesto Cesaretti prende posizione al fianco dell’azienda di Gualdo Tadino: «Piano industriale a vantaggio della comunità»

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Dopo gli attacchi di marzo da parte del Movimento 5 Stelle di Gualdo Tadino, anche il presidente di Confindustria Umbria Ernesto Cesaretti prende posizione sul caso che riguarda Rocchetta Spa, azienda di Gualdo Tadino, appunto, nel mercato delle acque minerali. «Com’è possibile – si legge in una nota del presidente di Confindustria Umbria – che in questa regione sempre più spesso, quando un’azienda realizza un programma investimenti, dopo aver ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie, c’è sempre qualcuno pronto a bloccare iniziative di indubitabile valore per il territorio e che abbiano superato tutta una serie di analisi di impatto economico, sociale e ambientale?».

Piano industriale Cesaretti ricorda che «a dicembre 2015, Rocchetta ha ottenuto, con determinazione dirigenziale della Regione Umbria, una proroga di 25 anni della concessione di acqua minerale denominata ‘Rocchetta’, sulla base di un piano industriale con il quale l’azienda si è impegnata in un progetto di investimenti da 30,5 milioni di euro destinati al potenziamento dell’attività produttiva con il lancio di un nuovo marchio di acqua minerale, ma soprattutto al recupero e alla riambientazione dell’area della sorgente danneggiata dall’alluvione del 2013 e alla creazione di un’oasi turistica della Valle del Fonno». Tutte opere, sottolinea, «che garantirebbero nuovi posti di lavoro e la valorizzazione del territorio, in un’area peraltro duramente colpita dalla crisi, oltre al coinvolgimento esclusivo di aziende della zona per l’esecuzione di tutte le attività necessarie legate all’investimento progettato dalla Rocchetta che andrebbero a vantaggio di tutta la comunità gualdese».

‘Comunanza Agraria’ Un progetto che, «oltre ad avere ottenuto tutte le autorizzazioni amministrative degli enti preposti, ha avuto il sostegno del Comune di Gualdo Tadino, dei sindacati dei lavoratori ed è stato valutato positivamente dalle associazioni ambientaliste e dai cittadini. Di tutti tranne che della ‘Comunanza Agraria’ che dice no a tutto questo. Dice no a Rocchetta che, nonostante le criticità della situazione economica, continua a programmare investimenti, ma dice no anche a Gualdo Tadino che da questo investimento riceverebbe benefici oltre che sul piano occupazionale anche sotto il profilo dello sviluppo turistico».

Amarezza e frustrazione Tutto questo, conclude Cesaretti, «è per noi fonte di grande amarezza e frustrazione. Sempre più spesso per ogni progetto di sviluppo c’è qualcuno pronto a difendere lo status quo, a rimettere in discussione decisioni già prese, a prendere posizioni contrarie all’impresa. L’unico risultato a cui conduce questa costante contrapposizione è una stasi economica, politica e sociale già di per sé dannosa, ma ancora di più in un momento talmente difficile da richiedere una ancora maggiore disponibilità e senso di responsabilità da parte di tutti. E anche una maggiore volontà ad approfondire la conoscenza di argomenti in modo da potersi fare una opinione corretta per esprimere poi un giudizio ponderato e non superficiale. E ciò per evitare che, proprio in momenti come questi, gruppi di interesse, anche esigui, riescano a bloccare o quantomeno rallentare e condizionare lo sviluppo di iniziative di cui invece potrebbe avvantaggiarsi l’intera comunità di una regione che ha tanto bisogno di investimenti e occupazione».

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