di Luca Simonetti
Capogruppo M5s al consiglio comunale di Terni
Non voglio leggere mai più sui giornali, storie come quella del giovane allevatore costretto ad abbandonare i pascoli dei monti ternani, solo perché gli vengono richieste cifre difficili da sostenere per un piccolo imprenditore. Per questo stamani abbiamo predisposto una richiesta di accesso agli atti e un’interrogazione al Comune di Terni, all’attenzione degli assessori Stefano Fatale e Benedetta Salvati, così da fare chiarezza sulla questione dei ‘pascoli d’oro’. Fra le molte cose vogliamo conoscere lo stato dell’arte del contratto fra Afor e Comune di Terni e cosa prevede per questo settore.
Vogliamo che vengano resi noti ed accessibili a tutti i nomi e cognomi di chi paga tali importi per ottenere il diritto al pascolo sui terreni del comune di Terni, lo stesso vale per chi sfrutta i boschi da taglio demaniali. Vogliamo inoltre che venga garantito il diritto sacrosanto ai nostri piccoli allevatori di essere tutelati e sostenuti, che venga riconosciuta la valenza sociale ed economica del loro mestiere e che ad essi il Comune di Terni conceda almeno il 30% dei pascoli ad importi simili a quelli che venivano pagati fino a poco tempo fa.
Inoltre è fondamentale mettere in condizione gli organi di controllo preposti, a partire da quelli del Comune, di poter verificare che i pascoli vengano usati correttamente, perché ad ogni ettaro affidato possono corrispondere contributi pubblici dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, ad oggi a quanto pare non si riesce a sapere neanche chi sono i concessionari. Sia chiaro nessuno sta dicendo che ci siano irregolarità, ma come sempre riteniamo che la trasparenza deve essere massima ed i controlli agevolati quando si parla di beni comuni e di importi non da poco conto. Sia chiaro che su questa storia si andrà fino in fondo e non si molla di un millimetro.