Umbria, allarme api: ‘Dobbiamo preservarle’

Produzione ferma, popolazione in diminuzione, perdite stimate per un milione di euro solo in Umbria. A Terni mozione comunale per difenderle

Condividi questo articolo su

Le particolari condizioni meteorologiche di questo scorcio di primavera – maledettamente simile all’inverno – sta avendo ripercussioni su un settore in crescita come quello dell’apicoltura. Un tema che è stato sottolineato da più parti in occasione della ‘Giornata delle Api’ che cade proprio il 20 maggio.

Comparto in crisi: «Perdite un per milione di euro»

Secondo Vincenzo Panettieri, presidente di Apau (associazione produttori apistici umbri, con sedi a Magione e Foligno), il forte maltempo ha fatto regredire la popolazione di api e se pure dovesse arrivare il bel tempo, la produzione (attualmente ancora ferma) subirebbe comunque pesanti conseguenze dal minor numero di api. «Le perdite stimate – dice Panettieri – si attestano sul milione di euro». Nei prossimi giorni, Apau investirà del problema direttamente l’assessore regionale Fernanda Cecchini.

Pesticidi e cambiamento climatico

Il problema è congiunturale, ma risente di un trend negativo che va avanti da tempo: cambiamenti climatici e uso di pesticidi hanno fortemente ridotto la presenza delle api e la produzione di miele, un danno per tutto l’ambiente al quale le istituzioni devono dare risposte concrete, come è stato fatto recentemente in Baviera dove oltre un milione di cittadini, attraverso una petizione, hanno chiesto misure per l’agricoltura biologica, spazi verdi con fiori che favoriscano la presenza degli impollinatori e la salvaguardia di fiumi e torrenti da pesticidi e fertilizzanti. Provvedimenti poi adottati dal governo locale.

A Terni

«Il 14 settembre 2016 – ricorda in un comunicato Alessandro Gentiletti (Senso civico) – la giunta comunale di Terni aderì alla CooBEEration Campaign che riconosceva le api e l’apicoltura come bene comune globale grazie al ruolo fondamentale svolto dalle api come elemento di sviluppo sostenibile dei territori e al tempo stesso come strumento indispensabile per la tutela della biodiversità e della sicurezza alimentare. Il comune di Terni divenne così ‘Comune amico delle api’ come moltissimi altri comuni in Italia. L’adesione alla campagna comporta una serie di impegni che questa amministrazione dovrebbe portare avanti per il bene dell’ambiente circostante».

Mozione pro api

«In ragione di ciò in data odierna, insieme a Tommaso Sabatini, ho predisposto un atto di indirizzo che protocollerò nella giornata di domani e che impegna il sindaco, la giunta e gli assessori competenti a portare avanti la CooBEEration Campaign con le azioni concrete sottoscritte al momento dell’adesione ovvero: il sostegno allo sviluppo delle attività apistiche in maniera diffusa sul territorio, come opportunità di reddito e di inclusione sociale; includere e incrementare nella pianificazione del verde pubblico la coltivazione di specie vegetali gradite alle api; porre grande attenzione ai trattamenti sulle alberate cittadine, da evitare in fioritura e in presenza di melata; eliminare l’uso di erbicidi nella manutenzione dei cigli stradali e degli spazi verdi pubblici; promuovere una riflessione e un dibattito sia all’interno del consiglio comunale che nella comunità locale sull’utilizzo degli agro farmaci in agricoltura e sul loro impatto sulla salute e sull’ambiente, oltre che su possibili strategie di valorizzazione e salvaguardia del territorio che passino attraverso il recupero e l’adozione di buone pratiche agricole, incentrate sulla sostenibilità; promuovere iniziative di informazione e sensibilizzazione, ogni anno a ridosso del 20 maggio, sul valore di bene comune dell’apicoltura, coinvolgendo i cittadini e in particolare le scuole di ogni ordine e grado».

La giornata delle api

Proclamata nel 2018 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite su iniziativa della Repubblica Slovena e con il sostegno dell’Italia, la Giornata delle api è alla sua seconda edizione. L’apicoltura italiana, costituisce un importante settore del comparto agricolo nazionale, per la capacità produttiva raggiunta e per la funzione impollinatrice che le api svolgono a favore degli ambienti rurali, naturali e urbani. Gli apicoltori censiti sono circa 55mila.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli