Terni, No Inceneritori: solo un ‘assaggio’

Terni, percorso ridotto per il corteo a causa del maltempo. La manifestazione verrà ripetuta nei prossimi giorni

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No Inceneritori Terni, corteo manifestazione pioggia - 14 febbraio 2016 (12)Domenica mattina erano oltre duecento in piazzale della Rivoluzione Francese, diversi dei quali provenienti anche da fuori regione, e prima di tutto hanno dovuto decidere se arrendersi alla pioggia o andare avanti comunque. Alla fine la soluzione è stata una via di mezzo: manifestazione con percorso ‘ridotto’ dal punto di ritrovo fino alla vicina prefettura, con la promessa di replicare a stretto giro l’iniziativa, forse già sabato 20 o domenica 21 febbraio.

FABIO NERI (‘NO INC’): «COMUNQUE TANTI»

Gemellaggio Sotto la sede di palazzo Bazzani i manifestanti hanno dato via a un sit-in e un invito particolare è giunto dalla delegazione No Inceneritori intervenuta dalla Toscana: a marzo ci sarà una grande manifestazione congiunta.

LE IMMAGINI DELLA GIORNATA

No Inceneritori Terni, corteo manifestazione pioggia - 14 febbraio 2016 (13)La protesta «L’unico obbiettivo che la città dovrà darsi – è il tema della manifestazione organizzata per il giorno di San Valentino a Terni – sarà la chiusura degli inceneritori». Perché «fino a quando questo non accadrà – dicono gli organizzatori del comitato ‘No inceneritori’ – non saremo al riparo dalle minacce di nuovi e vecchi combustibili, possibili emergenze rifiuti, di nuovi e vecchi potentati del settore dei rifiuti che, sempre più col benestare delle amministrazioni, sottraggono ai territori potere di controllo, decisione e gestione della risorsa rifiuti».

La rivendicazione «Le città, le donne e gli uomini che le abitano, da anni stanno dimostrando, in un crescendo costante di partecipazione e consapevolezza, la chiara volontà di chiudere con la stagione dell’incenerimento. La salute compromessa, l’esistenza di alternative già praticate, sono gli elementi alla base di questa rivendicazione e fanno parte di un sapere diffuso e comune, che è andato aumentando grazie al lavoro continuo e costante, fatto di decine di iniziative e momenti di mobilitazione. A questo processo di crescita le istituzioni devono saper corrispondere esercitando i propri poteri».

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