Call center in sciopero: deciderà l’assemblea

Dopo il nuovo incontro in prefettura – poche le novità – saranno i lavoratori a decidere se e come proseguire la protesta

Condividi questo articolo su

Spetterà all’assemblea dei lavoratori del call center, fissata per sabato alle 10 in un hotel ternano e che si preannuncia piuttosto ‘calda’, decidere i passi da compiere alla luce del tavolo che si è tenuto venerdì mattina in prefettura. Durante l’incontro è stato redatto un verbale – che i sindacati definiscono «di programma» – i cui contenuti sono stati illustrati ai lavoratori in sciopero e che hanno trascorso la mattinata sotto il palazzo del Governo, in attesa di ricevere notizie sul faccia a faccia.

CALL CENTER IN SCIOPERO: LA VICENDA

Presenti L’incontro, convocato dal prefetto Gianfelice Bellesini, ha messo nuovamente di fronte la proprietà delle due società che operano nella struttura di via Bramante – K4Up e Overing – e i rappresentanti sindacali. Presenti anche il sindaco Leopoldo Di Girolamo e i dirigenti di Inps e Direzione territoriale del lavoro.

Dubbi Nel corso dell’incontro la dirigenza del call center si sarebbe impegnata a liquidare gli stipendi mancanti «nel più breve tempo possibile». Un dato che Desirè Marchetti della Filcams Cgil accoglie tiepidamente: «La situazione debitoria della società, riconosciuta anche dalle stesse istituzioni, ci lascia in questo senso perplessi». Massimiliano Ferrante della Uiltucs Uil afferma che «i lavoratori sono sfiduciati dall’assenza di garanzie contributive e relative agli stipendi. Con questo spirito – si chiede Ferrante – non è affatto facile prendere in considerazione l’idea di tornare a lavorare. E queste persone vanno capite».

Lavoratori Sull’incontro, la prefettura di Terni ha diramato una nota in cui si afferma che «i lavoratori hanno chiesto nuovamente garanzie circa il loro futuro lavorativo, il pagamento di parte degli stipendi, preannunciato per questa settimana ma non ancora avvenuto, e soprattutto il versamento delle contribuzioni all’Inps, presupposto indispensabile per l’attivazione delle tutele in caso di mancato rinnovo dei contratti di lavoro».

DTL Il dottor Bartolucci della Direzione territoriale del lavoro è intervenuto per ricordare che, presumibilmente prima dell’estate, «le collaborazioni a progetto verranno meno e le aziende avranno la possibilità di trasformare questo tipo di rapporti in contratti di lavoro subordinato a tutele crescenti, in base ai quali i lavoratori potranno avere maggiori garanzie soprattutto per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali».

L’azienda La proprietà, smentite le voci di una eventuale cessione, ha ribadito l’intenzione «di rilanciare il futuro lavorativo dell’azienda» ed ha chiesto ai lavoratori «di riprendere fin dal prossimo lunedì l’attività per evitare che il perdurante prolungato stato di agitazione comporti un ulteriore peggioramento dei risultati e degli obbiettivi nei confronti di Telecom fino a compromettere il rinnovo delle commesse».

Il sindaco Leopoldo Di Girolamo ha assicurato di aver preso «contatti diretti con le banche interessate per agevolare le concessione del fido necessario alla K4Up per garantire il pagamento degli stipendi». Il primo cittadino ha anche auspicato «la convocazione di un’assemblea in cui proprietà, sindacati e personale possano confrontarsi approfonditamente per colmare le lacune organizzative emerse».

Per il prefetto Gianfelice Bellesini, «è fondamentale che amministrazione, organizzazioni sindacali e lavoratori continuino a confrontarsi in modo costruttivo per assicurare la continuità dell’attività dell’azienda nel territorio ternano e, quindi, l’occupazione degli addetti».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli