Orvieto, terremoto: scosse in serie

Martedì mattina un’altra scossa – magnitudo 3.4 – al confine fra le province di Terni e Viterbo. Proseguono le verifiche sugli edifici

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Uno sciame sismico fatto di decine di scosse di assestamento, dopo quella che alle 22.24 di lunedì sera – di magnitudo 4.1 con epicentro nel comune di Castel Giorgio – ha interessato il territorio orvietano, al confine fra le province di Terni e Viterbo. All’episodio, percepito nitidamente dalla popolazione della zona che si è riversata in strada, hanno fatto seguito verifiche accurate da parte dei vigili del fuoco, su edifici pubblici e privati.

Nuovo episodio Altre scosse significative sono state registrate martedì mattina dai sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nella zona interessata. La principale, alle ore 11.22 di magnitudo 3.4, con epicentro nel comune di Acquapendente (Viterbo), a circa 20 chilometri in linea d’aria dal luogo del sisma di lunedì sera. Cinque minuti dopo, nella stessa zona, è stata registrata un’altra scossa di magnitudo 2.6.

Scuole chiuse Anche la Provincia di Terni partecipa alle operazioni di protezione civile, con il servizio che ha svolto per tutta la notte fra lunedì e sabato le funzioni di supporto tecnico al Centro operativo comunale allestito per l’occasione. Il servizio sta operando nei comuni di Castel Giorgio e Castel Viscardo dove si è registrato l’epicentro del sisma ad un profondità di poco inferiore ai 15 chilometri. La presenza dei tecnici della Provincia è finalizzata alla messa in atto del piano antisismico di protezione civile in collaborazione con tutte le altre forze impegnate nella zona. Attualmente si stanno svolgendo verifiche sugli edifici pubblici e privati, in particolare di Castel Giorgio, Castel Viscardo e Ficulle dove martedì mattina le scuole sono rimaste oggi chiuse per motivi di sicurezza.

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