di S.F.

Migliorie per consegnare ai pazienti un ospedale – in attesa del nuovo centro unico di Narni-Amelia, che avrà 80 posti per la riabilitazione multispecialistica – più accogliente, fruibile e, soprattutto, vivibile. Dall’impianto di climatizzazione ai due nuovi bagni creati (anche per persone con disabilità, in precedenza non c’erano), fino allo spostamento del pronto soccorso e della riabilitazione temporanea, oltre all’ottimizzazione dell’ala dedicata alla direzione amministrativa. Diverse criticità superate nella struttura sanitaria di Narni e ora, sotto la spinta del presidente dell’Unmil – Unione italiana mutilati e invalidi del lavoro – Gianfranco Colasanti, c’è una nuova sfida da portare a termine: la creazione di un vero e proprio reparto riabilitativo da 6-8 posti. In arrivo inoltre diverse novità per il nosocomio narnese.
RIABILITAZIONE A NARNI: PARLANO GIANFRANCO COLASANTI E DINO SCAGLIA, VIDEO

La ‘pressione’ Un ambiente più vivibile rispetto al recente passato grazie in special modo alla climatizzazione e agli spostamenti di reparto che hanno favorito il lavoro del personale. Ma i lavori e le modifiche da apportare sono tutt’altro che terminate: «L’ospedale di Narni – sottolinea Colasanti spiegando la sua idea – è un’eccellenza per quanto riguarda l’ortopedia e vorremmo far sì che i cittadini che vengono qui ad operarsi trovino un reparto di riabilitazione di ricovero post intervento, da 6-8 posti. In altri centri i pazienti hanno a disposizione un ‘pacchetto’ completo nella stessa struttura. Porteremo la questione sul tavolo dell’assessore regionale Luca Barberini e lanciamo l’idea al direttore generale dell’azienda Usl Umbria 2, Imolo Fiaschini. Non molleremo finché non sarà realizzato visto che ci sono gli spazi per l’attivazione dei posti letto». Al momento infatti esiste nella struttura una zona per la riabilitazione, ma ‘temporanea’, per venire incontro ad eventuali necessità del paziente.

Il ‘pacchetto’ Intervento e possibilità di recupero, anche per più settimane, a Narni. Una situazione non proponibile al momento e l’obiettivo è la nascita di una zona riabilitativa – c’è ad Amelia – che possa evitare fastidiosi spostamenti ai pazienti: «I vantaggi – specifica il responsabile della struttura complessa d’ortopedia Dino Scaglia – sarebbero fondamentali perché in questo modo potremmo offrire un ‘pacchetto assistenziale’ totale: il paziente viene a fare l’intervento e in terza-quarta-quinta giornata lo possiamo mandare nel reparto di riabilitazione a proseguire il recupero in regime di ricovero. Il tutto senza trasporti in altre strutture con tutti i disagi del caso, come si fa in molte altre parti. Così la persona coinvolta – conclude Scaglia – può essere trattata al meglio avendo nella stessa struttura il reparto chirurgico e quello riabilitativo».

Passi in avanti Qualcosa a Narni già si è mosso nei mesi precedenti per venire incontro alle necessità dei ricoverati. Spicca in particolar modo il ‘trasloco’ e l’ampliamento del pronto soccorso che, dall’unica sala esistente in precedente, ne ha ora a disposizione tre: «Una delle – aggiunge Colasanti – criticità messe alle spalle, insieme a quella relativa ai bagni. Due già sono stati aperti e altrettanti lo saranno a breve». Soddisfazione all’interno della struttura anche per l’ala amministrativa (al piano terra) e la sala radiologia/gessi, più ordinate (specie in riferimento alla sezione per la richiesta delle cartelle cliniche) e confortevoli con gli aggiustamenti effettuati.

La condizione alberghiera Bene quindi in linee generali. Ma, tornando all’ortopedia, ci sarà da spendere circa 10 mila euro per dei miglioramenti ritenuti di fondamentale importanza da Scaglia e Colasanti: «La rampa d’accesso è da rivedere in toto, così è inaccettabile. A settembre – spiega Colasanti – si inizierà ad apportare delle modifiche con l’inserimento, innanzitutto, di due ‘maniglioni’ ai lati per favorire le persone con difficoltà». Altra problematica è legata alla sostituzione delle porte in legno: «Non sono ignifughe in primis, sono obsolete e sono tutt’altro che indicate – spiega il personale – per una struttura sanitaria. In nessun ospedale dovrebbero stare». Tra le note positive invece i bagni – accessibili anche per le persone in carrozzina – per ogni stanza. Infine, annuncia Colasanti, «grazie a un donatore ci sarà un televisore in tutti gli spazi del reparto». E i soldi? «Tale cifra per l’Asl rappresenta una goccia nel mare».

Cambio d’ingresso Altra idea su cui si sta lavorando è la variazione dell’ingresso. Anche in questo caso c’è uno spostamento in arrivo: «Si entrerà – conclude Colasanti – dall’ex pronto soccorso, lateralmente. Mentre l’accesso attuale sarà riservato ai mezzi del 118 con la creazione di due rampe: sarebbe bello, in tal senso, se si riuscisse ad avere a Narni un’ambulanza e un’automedica fissa sul posto». Un’operazione di rilancio dell’ospedale di Narni in continua evoluzione.