Rifiuti, Lega Nord: «Gravi irregolarità»

Secondo Emanuele Fiorini e Valerio Mancini «su 92 Comuni della Regione, ben 70 affidano la compilazione delle schede relative ai dati, ai gestori che dovrebbero controllare»

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La presenza della Commissione d’inchiesta bicamerale sui rifiuti ha offerto lo spunto, ai consiglieri regionali della Lega Nord Emanuele Fiorini e Valerio Mancini, per lanciare un nuovo affondo: «Sul sistema rifiuti sono emersi nuovi gravi elementi dei quali abbiamo informato la Commissione parlamentare sugli eco-reati, alla quale invieremo una relazione dettagliata nei prossimi giorni. Quanto emerso conferma tutte le lacune e le irregolarità del ‘sistema rifiuti’ regionale che la Lega Nord Umbria aveva da tempo ipotizzato e denunciato pubblicamente».

«Conflitto di interessi» In prima istanza, dicono i due consiglieri regionali, «ai membri della Commissione è stato specificato che l’indagine sulle interdittive rappresenta solo una parte dell’ambito di inchiesta della Commissione regionale che prende in considerazione l’intero sistema di gestione dei rifiuti in Umbria. A questo proposito, i dati che ci sono stati trasmessi confermano che le schede O.R.So (l’Osservatorio rifiuti sovraregionale; ndr) con le quali i Comuni hanno l’obbligo di comunicare all’Arpa i dati della raccolta rifiuti, nella gran parte dei casi sono compilati direttamente dai gestori che effettuano il servizio. Questo palese conflitto di interessi vanifica, di fatto, qualsiasi tipo di controllo che i Comuni sarebbero tenuti a svolgere sulla correttezza dei dati e non da alcuna certezza sulla veridicità dei dati».

I dati Nel 2015, dicono Fiorini e Mancini, «su 92 Comuni della Regione, ben 70 affidano la compilazione ai gestori che dovrebbero controllare. Tra i Comuni di maggiori dimensioni le eccezioni si contano ‘sulle dita di una mano’: praticamente solo Perugia (con la precedente amministrazione la compilazione era affidata a Gesenu), Bastia, Gubbio e Umbertide effettuano direttamente la compilazione».

I servizi Un altro dato eclatante emerso, dicono gli esponenti della Lega Nord, «è la discrepanza tra servizi contrattualizzati e fatturati dai gestori ai Comuni e non effettivamente resi: oltre ai Comuni dell’Ati 2, sui quali la Finanza sta già indagando, la cosa potrebbe riguardare anche quelli dell’Ati 3 gestiti dalla Vus. Ciò è stato riscontrato almeno nel caso del comune di Nocera Umbra per il quale Vus, dopo la contestazione fatta dall’Amministrazione comunale, ha dovuto ammettere un “errore di fatturazione” per diverse decine di migliaia di euro».

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