Sgl Carbon passa alla Morex, accordo fatto

Da verificate tempi e modi del riavvio delle produzioni e del ritorno al lavoro degli addetti

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C’è la firma. La Sgl Carbon di Narni passa sotto il controllo della Morex. Dopo mesi di paure, sembra finalmente tornare un po’ di sereno.

Tecnicamente è la società M2I di Bari (controllata dalla Morex) la nuova proprietaria dello stabilimento di Narni: «Sono molto soddisfatto – spiega Michele Monachino, amministratore di M2I – perché è stata un’acquisizione complessa e difficile, ma siamo riusciti a centrare l’obiettivo. Adesso è il momento di lavorare per pianificare la rapida riapertura di uno stabilimento che rappresenta una vera e propria eccellenza italiana».

Doppia presentazione I dettagli dell’operazione saranno presentati a Perugia nel corso di una conferenza stampa. Nello stesso giorno, a Narni, si terrà un evento per presentare ai cittadini il nuovo progetto industriale dello stabilimento. La data in cui si terranno la conferenza stampa e l’evento saranno comunicate successivamente.

I programmi Le difficoltà registrate ed i ritardi accumulati, però, potrebbero provocare uno slittamento dei tempi previsti per il riavvio degli impianti e la ripresa della produzione di eletrodi di grafite: aprile sembra essere troppo vicino e per la ripresa delle lavorazioni si potrebbe dover aspettare l’estate.

I sindacati Dal fronte sindacale, che ha salutato con soddisfazione il passaggio di mano dell’azienda, si commenta con cautela: «Di sicuro i lavoratori possono adesso guardare al futuro con ottimismo – dice Fabrizio Framarini, della fema Csil – ed essere orgogliosi per il risuoltato conseguito», mentre Sergio Cardinali, della Filctem Cgil dice che «adesso sarà decisivo, per capire meglio tempi e modi di applicazione dell’accordo, un confronto in tempi rapidi con la direzione della Morex».

I lavoratori Morex aveva garantito che avrebbe richiamato al lavoro, entro l’estate, almeno i due terzi dei 97 lavoratori in mobilità, ma proprio in relazione al ritardo con cui la trattativa si è conclusa, la promessa potrebbe non essere mantenuta e proprio per questa la cautela, da parte dei sindacati, è massima.

 

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