Tariffe rifiuti, Umbria sesta in Italia

Confartigianato pubblica i dati dai quali emerge che soltanto un terzo (34%) degli italiani è soddisfatto della pulizia della propria città

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I numeri assoluti erano già noti – umbriaOn li aveva pubblicati il 29 maggio – ma adesso è anche il momento dei commenti: «Negli ultimi cinque anni i rifiuti sono diminuiti del 10,1%, ma per la loro raccolta gli italiani hanno pagato il 22,7% in più. C’è qualcosa che non va. Le tariffe dei servizi erogati da soggetti pubblici devono rispettare il mercato e non possono essere una variabile indipendente, troppo spesso utilizzata per fare cassa e mettere a posto i guasti di una cattiva gestione». E l’Umbria si piazza al sesto posto in quanto a costi a carico dei cittadini.

La denuncia Il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti denuncia l’alto costo dei servizi di raccolta rifiuti e pulizia delle città italiane. Il quadro che emerge da un rapporto realizzato dalla Confederazione è allarmante. Nel nostro Paese, infatti, le tariffe per la raccolta dei rifiuti corrono ben più dell’inflazione: negli ultimi 5 anni sono aumentate del 22,7%, vale a dire il 15% in più rispetto al tasso di inflazione (+7,7%) e il 13,1% in più rispetto alla crescita media del costo di questo servizio (+9,6%) registrata nell’Eurozona.

1Le tariffe Confartigianato ha calcolato il costo del servizio di igiene urbana per le tasche di famiglie e imprenditori che in media, nel 2014, hanno pagato 167,80 euro pro capite, per un totale di 10,2 miliardi. A livello regionale le tariffe più alte d’Italia si registrano nel Lazio con un costo di 220,3 euro per abitante. Seguono Liguria con 212,7 euro/abitante, Toscana con 210,3 euro/abitante, Campania con 196,7 euro/abitante, Sardegna con 192,1 euro pro capite, Umbria con 182,2 euro pro capite (+13,1%), Emilia Romagna con 168,5 euro di costi pro capite. All’altro capo della classifica, la regione più virtuosa è il Molise dove i cittadini pagano 116,2 pro capite per il servizio di igiene urbana. Secondo posto per il Trentino Alto Adige con un costo di 130,6 euro pro capite e medaglia di bronzo per il Friuli Venezia Giulia con un costo per abitante di 130,7 euro.

Italiani insoddisfatti Ma, in generale, la rilevazione di Confartigianato mostra che soltanto un terzo (34%) degli italiani è soddisfatto della pulizia della propria città, un valore inferiore di ben 29 punti percentuali rispetto al 62% della media europea e che ci colloca all’ultimo posto in Europa per il livello di soddisfazione dei servizi di igiene urbana. «Le regole di una sana gestione imprenditoriale – sottolinea il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti – devono valere anche per l’amministrazione dei nostri Comuni e delle nostre città, non soltanto per i privati, e devono essere mirate a innalzare la qualità dei servizi e a migliorare la convenienza di prezzi e tariffe. I tagli alle società partecipate a livello locale che non conseguono risultati di efficienza nell’erogazione dei servizi sono una modalità che noi suggeriamo per realizzare in concreto la spending review annunciata dal Governo».

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