di S.F.
Una serie di novità dietro l’altra. Dalla struttura organizzativa alla tifoseria, passando per la questione più rilevante: la costruzione del ‘PalaFere’ che, stando alle parole di Raffaele Basile ed Emilio Giacchetti, sta vivendo una fase di svolta. «Iniziato ufficialmente il percorso verso la realizzazione con lo studio di fattibilità», si è sbilanciato giovedì pomeriggio l’assessore allo sport. Che però sui dati ‘sensibili’ – ammontare dell’investimento e dettagli dello studio – ha alzato il muro. Di certo per ora c’è un’altra cosa: nascerà a breve l’associazione ‘Tifosi Ferelle’. Fase di trasformazione per la Ternana Futsal, tra ottimismo e speranze.
Transizione Zero spazio – domenica il debutto nel ‘Gold Round’, Shindler molto carico nella seduta di allenamento che ha anticipato la conferenza – per la sfida di Montesilvano, si lavora su altri aspetti della società. Il 10 e 20 aprile ci saranno le votazioni per l’elezione del presidente della neo associazione: «Sarà – specifica Damiano Basile – indipendente, registrata e con un proprio statuto, si ispira al modello sudamericano. Questo è il primo passo verso il cambiamento organizzativo-amministrativo della Ternana Futsal, che diventerà a breve una società di capitali: l’obiettivo dell’associazione è quella di rendere ancora più protagonisti i tifosi, farà parte della società e potrà opinare su tutti gli aspetti riguardanti squadra e gestione». Necessaria la sottoscrizione di una tessera: costo 1 euro.
‘Tifosi prima di tutto’ Questo lo slogan dell’associazione: «Il nostro scopo nel lungo periodo, entro un paio d’anni, è quello di raddoppiare il nucleo di tifosi, arrivando magari alle mille unità. I tifosi devono poter dire la loro e andiamo in questa via con l’associazione». Poi prende la parola il presidente, Raffaele Basile: «Non è creata per avere un contributo economico, bensì di idee e supporto nelle decisioni della società. Credo che per gli sport minori sia la 1° iniziativa di questo genere: ormai la Ternana Futsal è diventato un fenomeno sociale e non si può mantenere una forma asettica in tal senso». In definitiva «nei prossimi quattreo mesi, fino al 30 giugno, c’è in gioco qualcosa di molto grande per la società». Il riferimento è al ‘PalaFere’ in primis.
Le votazioni Minimo tre – ognuna potrà avere un connotato riconoscibile, ma non politico – liste, massimo cinque. Ciascuna con un candidato eletto, che dovrà avere un minimo di 50 firme: i tesserati della società rossoverde non potranno in alcun modo essere coinvolti. Da lunedì 15 febbraio la campagna di organizzazione delle liste, mentre il termino ultimo per la presentazione è fissato per le 18 di giovedì 24 marzo. Poi si passa al palazzetto.
Studio e ottimismo E qua di certezze non ce ne sono. Ma una ventata d’ottimismo sì: «La svolta – ha esordito Giacchetti – rispetto a questo tema si misura con atti concreti. In via definitiva è stato redatto per la prima volta, dopo anni di cui se ne sente parlare, uno studio di fattibilità: è già stato discusso in via preliminare all’interno della giunta. Ci sono delle formule, già applicate altrove, che permettono alle amministrazioni comunali di approfondire la progettazione di un’infrastruttura sportiva rendendola pienamente compatibile e sostenibile sul piano economico-finanziario. Il palazzetto è un’esigenza reale per la città, così come la volontà politica di proseguire l’iter».
Scetticismo e ‘ufficializzazione’ Giacchetti, consapevole della difficoltà nel vedere effettivamente nascere un palazzetto dello sport da 4-5 mila posti in città, ci tiene a ricordare che «se non affrontassimo la problematica economica rischieremmo di apparire come quelli che fanno finta di parlare di un qualcosa la cui reale fattibilità sembra ancora lontana; si respira – ha continuato – ancora un giusto e giustificato senso di scetticismo a Terni quando si parla di palazzetto: ora possiamo dire che il percorso verso la realizzazione del palazzetto è ufficialmente iniziato, attraverso questo studio di fattibilità. Quest’ultimo non solo riesce a tenere insieme tutti gli elementi di natura economica e strutturale, ma anche una serie di vocazioni e caratteristiche che lo renderebbero utile alla promozione dello sviluppo del territorio: appuntamenti sportivi, di spettacoli e fieristici».
I soldi e l’investimento Sorrisi e positività. Quando si tratta di andare un po’ in profondità c’è però lo stop: «Evidente che le aspettative sono alte. Ho l’obbligo di mantenere – ha spiegato l’assessore – un certo riserbo sui dettagli fino alla delibera di giunta che approva definitivamente lo studio di fattibilità: avverrà entro una manciata di giorni. Mi sento però di dire che gli stimoli che hanno spinto l’amministrazione comunale in questa direzione sono stati tanti e alla Ternana Futsal va riconosciuto un ruolo centrale». Dei dettagli se ne parlerà eventualmente più avanti: resta il fatto che la zona interessata è quella del Foro Boario.
L’incrocio Il grande dubbio è quello e da lì non se ne esce: chi li mette i soldi? Cifre segrete: «Dovremo andare – sottolinea in merito Raffaele Basile – ad incrociare il pubblico e il privato, i loro interessi. Di certo è il problema più complicato». Intanto però il percorso è iniziato.
La critica Infine un breve passaggio sul momento della squadra che, nel 2016, non ha ancora trovato i tre punti. E a Montesilvano – 14 vittorie su 14 nella prima fase, gruppo B – servirà un’impresa alla Ternana Futsal per uscire indenne dal PalaRoma: «Siamo in un momento delicato. La verità – ha concluso Raffaele Basile – è che nelle ultime due giornate la squadra non è stata al livello di tutto ciò che è questa società». E allora, in attesa della delibera di giunta sul ‘PalaFere’, fari su tifosi e ragazze. Ci sono dei playoff da conquistare.
