
Inizieranno a sfilare dalle ore 15 di mercoledรฌ 29 giugno, di fronte al gip Maurizio Santoloci, le otto persone arrestate dalla Forestale nell’ambito dell’indagine ‘Acciaio sporco’ che ha portato alla luce una truffa milionaria ai danni di ThyssenKrupp Ast, incentrata sulle attivitร del parco rottami dello stabilimento di Terni. Il giudice ha fissato gli interrogatori di garanzia e c’รจ curiositร per quello che gli indagati diranno – o meno – per chiarire la propria posizione in relazione ai pesanti addebiti formulati dal pm Elisabetta Massini.
‘ACCIAIO SPORCO’: L’INDAGINE NON E’ FINITA
Era in Bulgaria Intanto nella giornata di venerdรฌ si รจ proceduto a formalizzare l’arresto dell’ultima persona non ancora rintracciata dalla polizia giudiziaria. Si tratta del presidente del cda di Metal Inox, Giancarlo Ongis, che รจ stato raggiunto dalla notizia del suo arresto mentre si trovava all’estero – in Bulgaria – e si รจ recato pressoย l’ambasciata italiana per le formalitร del caso. Ongis si รจ poi messo in viaggio per l’Italia per adempiere alla misura cautelare disposta nei suoi confronti dal gip di Terni.
‘ACCIAIO SPORCO’: LE INTERCETTAZIONI

L’ex dirigente Fra gli indagati ci sarebbe anche l’ex dirigente dell’ente gestione materie prime dell’acciaieria, Massimo Proietti Cerquoni. Il suo nome non figura nell’elenco dei diciassette indagati che apre l’ordinanza di arresti domiciliari firmata dal gip, ma spulciando fra i documenti l’ex dirigente – in forza allo stabilimento ternano fino al 5 novembre dello scorso anno, quando Lucia Morselli lo aveva sostituito con Dimitri Menecali – risulta indagato per i capi ‘a’ (associazione a delinquere finalizzata alla truffa) e ‘c’ (corruzione tra privati), in quest’ultimo caso per aver divulgato, insieme ad altri, informazioni importanti e riservate sulle attivitร di Tk-Ast, alterando di fatto la concorrenza a vantaggio della Metal Inox. Nella ricostruzione degli inquirenti, Proietti Cerquoni avrebbe avutoย un ruolo importante nella procedura per la liquidazione delle fatture dei fornitori e soprintendeva indirettamente anche al lavoro dei classificatori.
L’INDAGINE SPIEGATA DALLA FORESTALE – VIDEO

Il ‘mediatore’ย Fra gli indagati figurano anche l’ex dipendente Ast, Luciano Petrelli, che secondo gli inquirenti – anche in ragione della conoscenza approfondita dell’azienda e dei numerosi contatti – avrebbe svolto il ruolo di ‘messaggero’ e di ‘consegnatario’ delle mazzette ai classificatori. Unย posizione intermedia fra quella del dipendente della Metal Inox Centro, Stefano Arnoldi, e i classificatori ‘infedeli’, sui quali avrebbe esercitato anche un’opera di ‘persuasione’. Il tutto – per i magistrati – su incarico dello stesso Arnoldi e con relativo corrispettivo in denaro, non precisato (ยซLa differenza รจ la tuaยป gli dice Arnoldi il 9 novembre 2015 quando gli consegna 52 mila euro da dare ai classificatori per il ‘lavoro’ di settembre e ottobre). Infine oltre ai classificatori finiti agli arresti domiciliari, ce n’รจ un altro – indagato a piede libero – la cui voce รจ stata riconosciuta da piรน di una persona in azienda, nelle intercettazioni ambientali e telefoniche sintetizzate dalla Forestale in un video diffuso alla stampa. Si tratta del ternano Gianni Peruzzi che, oltre ad aver contribuito – secondo gli investigatori – ad avviare in campionatura i camion ‘giusti’, avrebbe in due casi – il 15 giugno e il 13 novembre 2015 – preso da Petrelli i soldi per i colleghi.
I tempiย Per i magistrati, in sostanza,ย ยซl’associazione operava giร quando sono iniziate le indagini e ha continuato ad operare sempre, nonostante qualsiasi iniziativa dell’amministratore delegato di Ast, volta ad introdurre automatismi e controlli per porre termine alle ruberie. Solo dopo la notifica della richiesta di proroga delle indagini, si รจ avuta una reazione da parte degli indagati che non hanno piรน consentito di monitorarli (hanno tutti cambiato le utenze) ma fino alle ultime conversazioni, non vi รจ stata la minima volontร di cessare le attivitร illeciteยป. Sempre secondo il pm Elisabetta Massini, il gruppo si sarebbe attivato per ‘riorganizzare’ la propria attivitร alla luce dell’indagine in corso, emersa nel febbraio del 2016 con la notifica dell’avviso di proroga:ย ยซE’ ragionevole ritenere che anche questa volta l’organizzazione, per evitare di perdere i cospicui guadagni dell’attivitร illecita, si stia adoperando per riattivare quanto prima il sistema, tornando quindi a reiterare i reati per i quali si sta procedendoยป. E in un’intercettazione del 23 marzo 2016, quando ormai tutti sanno di essere indagati, Marco Cattaneo (dipendente Metal Group) dice a Stefano Arnoldi (Metal Inox Centro):ย ยซVisto il rincorrere dei fenomeni anche lรฌ… trova, poi ne parliamo meglio giovedรฌ, un sistema alterativo a… alle ‘mani’, ai ‘cazzi’. Insomma ne parliamo giovedรฌ dai. Perรฒ comunque stai su di morale, mi raccomando!ยป.