Terni, Cgil: «Area di crisi, obiettivo comune»

Prove di dialogo tra il sindacato e l’associazione datoriale dopo il workshop ternano

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La Cgil di Terni «guarda con attenzione ed interesse a quanto discusso nell’iniziativa promossa da Confindustria». A dirlo è il segretario locale del sindacato, Attilio Romanelli.

I paletti Secondo la Cgil, «nel riconfermare il valore strategico del Piano del Lavoro nella crisi devastante del sistema ternano, si ritiene necessario però porre alcuni paletti precisi. Prima di tutto – osserva Romanelli – è necessario realizzare concretamente un sistema di alleanze tra istituzioni, impresa e rappresentanze sociali per avanzare la richiesta del riconoscimento di area di crisi complessa e di tutte quelle strumentazioni legislative utili a contrastare la crisi. Su questo punto la Cgil è impegnata da tempo, essendo stata per prima promotrice dell’iniziativa, e accoglie con soddisfazione la nuova posizione di Confindustria sull’utilità e la necessità di tale strumento».

La crescita Oltre a questo però, prosegue il segretario della Cgil ternana, «ci sono altre condizioni fondamentali per il rilancio dell’economia del territorio: la crescita di processi formativi nel campo della cultura industriale, con un ruolo fondamentale dell’università e degli istituti tecnici superiori; il rilancio di ricerca e innovazione, attraverso il recupero di esperienze consolidate su territorio (come Csm ed Isrim), in stretta relazione con gli asset industriali operanti su Terni; una rinnovata governance del sistema industriale, con specifico riferimento alle oltre 40 multinazionali operanti sul territorio; e infine, la costituzione di una cabina regia, formata da istituzioni, imprese e soggetti sociali, che selezioni gli orientamenti da seguire. Naturalmente – conclude Romanelli – precondizione per creare un clima positivo utile a questo percorso è l’affermazione di regole che definiscano un corretto rapporto tra impresa e lavoratori, evitando che la riduzione dei salari e dei diritti divenga la via d’uscita che si vuole seguire per tentare di sconfiggere la crisi».

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