Terni, Riabilitazione diventa caso politico

Eros Brega (PD) ‘battibecca’ con il direttore generale dell’azienda ospedaliera Maurizio Dal Maso: assessorato regionale sullo sfondo

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Il ritardo dell’apertura del reparto di Riabilitazione Intensiva Neurologica dell’ospedale di Terni approda in Regione, con un’interrogazione presentata mercoledì mattina dai consiglieri  del Pd, Eros Brega e Luca Barberini e diventa un caso politico.

Dal MasoDal Maso Il direttore generale dell’azienda ospedaliera Santa Maria Maurizio Dal Maso, aveva spiegato che «verrà fornita esauriente risposta in sede istituzionale» e precisa che «negli ultimi venti giorni sono già state fornite ampie informazioni alla cittadinanza e ai professionisti interessati sulle ragioni che hanno determinato il ritardo dell’apertura del reparto».

Qualche mese In particolare, ribadisce Dal Maso, «il ritardo dell’attivazione del servizio è connesso alla necessità di definire tutti i dettagli clinici e organizzativi connessi alle particolari patologie da trattare in una struttura di alta specializzazione riabilitativa come questa, che dovrà garantire assistenza medico-infermieristica h24 e assistenza riabilitativa h8 (ore 8-16). Pertanto, in considerazione delle criticità attese per il personale e per i servizi nel periodo delle ferie estive, si è ritenuto opportuno slittare di qualche mese l’apertura del reparto».

Alle migliori condizioni Il direttore generale, consapevole del fatto che «il reparto di Riabilitazione Intensiva Neurologica rappresenta un completamento fondamentale del percorso terapeutico-assistenziale intraospedaliero per pazienti affetti da esiti di gravi cerebrolesioni acquisite, in grado di accrescere la qualità e l’eccellenza non soltanto del dipartimento di Neuroscienze ma di tutto l’ospedale», conclude dicendo che «sarà cura della direzione aziendale attivare prontamente questo importante servizio, non appena le condizioni lo consentiranno».

Eros Brega

Eros Brega

Brega al veleno Eros Brega non ha gradito la replica: «Trovo del tutto irrituale e assolutamente fuori luogo che ad una interrogazione sulla mancata apertura del reparto di neurochirurgia dell’Ospedale di terni firmata dal sottoscritto e dal consigliere Barberini consiglieri, ancor prima della doverosa risposta della giunta regionale, cui è rivolto l’atto ispettivo come da regolamento e prassi istituzionale, risponda direttamente il direttore generale dell’Azienda ospedaliera. L’attuale direttore generale avrebbe dovuto e potuto lavorare di più e meglio per garantire ai cittadini di Terni, e non solo, l’attivazione di un servizio di grandissimo rilievo e strategico per il nosocomio ternano. L’unica cosa che il direttore sembra aver chiara è che non sarà possibile per lungo tempo aprire il reparto: non è questo che ci aspettiamo da chi ha in mano la gestione di una struttura ospedaliera così importante e con tanti, troppi, problemi irrisolti».

Luca Barberini

Luca Barberini

L’assessore Poi, però, spuna una frase che sembra chiarire quale sia, tra le altre, una questione – peraltro ben nota – che sta parecchio a cuore a Brega, oltre che ovviamente a Barberini: «Tra le cose, non richieste, scritte nella nota – dice infatti Brega – sembra trapelare quella che potrebbe essere una vera e propria notizia: il direttore Dal Maso si premura di far sapere che alla nostra interrogazione ‘verrà fornita esauriente risposta in sede istituzionale’ e la sua sicurezza nell’affermare ciò può far pensare che la presidente Marini abbia finalmente sciolto il nodo del nuovo assessore alla sanità. Ma in realtà l’irritualità della nota del direttore denota soltanto scarso senso delle istituzioni e del rispetto dei ruoli».

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