Terni, Uil: «Il Comune cambi strategia»

Il segretario, Gino Venturi, all’attacco sui criteri per individuare a chi assegnare le posizioni organizzative

Condividi questo articolo su

di Gino Venturi
Segretario della Uil di Terni

La Uil Fpl scende in lotta a difesa della trasparenza. Parliamo dei criteri per individuare a chi assegnare le posizioni organizzative. Si tratta di quel ruolo direttivo che nel privato è assegnato ai ‘quadri’ e che nel pubblico impiego conferisce temporaneamente ai titolari anche la possibilità di gestire il restante personale e di assumere atti e provvedimenti di rilevanza esterna.

Un ruolo di particolare delicatezza perché chiamato anche ad agire nel pieno rispetto della correttezza amministrativa e quindi dell’imparzialità verso tutti i cittadini. Insomma, se occorre, deve essere in grado anche di poter puntare i piedi verso eventuali richieste non perfettamente corrette di politici o di dirigenti.

Per questo il titolare della posizione organizzativa deve essere scelto con criteri assolutamente oggettivi in grado di evitare da una parte favoritismi e dall’altra fenomeni ritorsivi quando non si fa quello che vorrebbero i ‘superiori’. Insomma deve essere premiata la capacità e il merito e non la fedeltà ai dirigenti e ai politici.

Proprio per questo dopo anni di confronto il Comune di Terni e le organizzazioni sindacali definirono dei criteri per l’individuazione dei titolari di posizione organizzativa che tenevano conto, secondo meccanismi oggettivi e rigidamente matematici, dell’esperienza, dei titoli di studio e culturali, della formazione attuata, delle capacità e dei risultati effettivamente ottenuti.

Nella scelta si era così limitato, con soddisfazione del Comune e dei sindacati, ad un 15% il potere discrezionale dei dirigenti e ciò per favorire l’imparzialità e il merito oggettivamente valutato.

La nuova giunta e i sindacati di recente hanno convenuto, dopo anni di applicazione di quei criteri, di dover apportare qualche piccolo aggiustamento per adeguare i criteri ai mutamenti che nella pubblica amministrazione si sono avuti negli ultimi anni.

Ed invece la proposta che è stata deliberata dalla giunta è una vera e propria svolta a ‘U’, una decisa involuzione che secondo la Uil Fpl va a scapito dell’imparzialità e del merito. E’ proprio vero che i politici parlano tanto di meritocrazia ma poi preferiscono meccanismi che possono consentire di premiare non i più meritevoli ma i più fedeli o i politicamente affini.

Secondo la giunta devono sparire le valutazioni oggettive, i punteggi in base all’esperienza le capacità ed attitudini e ai titoli posseduti, ma sceglie discrezionalmente il dirigente in base ad un curriculum che i candidati possono presentare. Nella proposta della giunta si dice con chiarezza che non ci sarà più ‘alcuna graduatoria di merito comparativo’. Insomma la scelta non verrà fatta confrontando (comparando) con valutazione oggettiva i diversi candidati in base al merito.

Secondo la Uil Fpl un fatto gravissimo e non coinvolge solo i dipendenti del Comune di categoria D ma investe negativamente tutti i cittadini. Infatti in discussione viene messa non solo l’imparzialità che dovrebbe essere garantita verso tutti i lavoratori ma anche di conseguenza la loro autonomia.

I cittadini devono avere una pubblica amministrazione efficiente e quindi hanno interesse che sia gestita attraverso i più meritevoli e capaci. Ma c’è una questione ancora più delicata che a differenza del settore privato riguarda la pubblica amministrazione: l’imparzialità verso i cittadini. Appunto, se la pubblica amministrazione è gestita da funzionari che sanno di essere valutati oggettivamente esclusivamente in base ai propri meriti sarà per loro più agevole dire di no anche alle eventuali richieste non perfettamente corrette che potrebbero venire qualche volta da dirigenti e assessori.

Sono anni che la Uil Fpl si batte per la trasparenza e in alcuni enti del territorio alle nostre battaglie hanno fatto seguito persino procedimenti giudiziari. Devono essere premiati i più bravi e diligenti e per questo va evitato, attraverso procedure oggettive, che il potere discrezionale dei dirigenti possa trasformarsi in arbitrarietà.

Insomma anche al Comune di Terni dovrebbero essere se mai rottamate vecchie abitudini e non invece, come sembra voler fare la Giunta, l’imparzialità e il merito.

Per questo la Uil Fpl L è pronta a dare battaglia contro questa proposta della Giunta e, tanto per far capire che aria tira, in segno di protesta diserteremo l’incontro con il Comune.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli