Tk-Ast, Lucidi (M5S): «Bandiere e simboli»

Il senatore: «Ammainare la bandiera italiana e lasciar sventolare solo il tricolore tedesco suona strano e quantomeno inopportuno»

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di Stefano Lucidi

Senatore del M5S

Notizia di ieri. Ast ammaina la bandiera italiana e issa quella tedesca per accogliere degli ospiti. Poca cosa? Forse no.

In questa epoca distratta il nostro atteggiamento verso la società è cambiato e anche da apparenti dettagli possono nascere contributi interessanti al dibattito pubblico.

Esistono delle leggi nel nostro Stato che regolano utilizzo ed esposizione di bandiere. Tali norme sono rivolte al settore pubblico e istituzionale ma sono disposizioni che fungono anche da norme regolatrici della materia.

La normativa vigente è la legge del 5 febbraio 1998, numero 22 e il Decreto del presidente della Repubblica del 7 aprile 2000, numero 121.

Non esiste al riguardo una normativa specifica che stabilisca un regime autorizzatorio rivolto ai privati, i quali pertanto hanno facoltà di scegliere autonomamente l’eventuale esposizione del tricolore. Valgono per essi comunque le regole generali stabilite dalla normativa citata, come asserito in particolare dall’articolo 1, comma 2 della legge 22/1998.

Ora. C’è un aspetto che appare singolare. Nel corso della recente trattativa, azienda, politici e sindacati hanno chiesto a gran voce che il governo prendesse in carico la questione mettendo in campo soluzioni e prospettive, cioè soldi.

Ecco allora che ammainare la bandiera italiana e lasciar sventolare solo il tricolore tedesco suona strano e quantomeno inopportuno, seppur inserito in una logica di ospitalità questo gesto appare non conforme.

Senza poi andare ad investigare sulla presenza o meno della bandiera europea che sempre accompagna il tricolore dal lato destro (per chi guarda).

Sarebbe interessante sapere se a valle di una trattativa così aspra e dura l’ammaino sia stato frutto di una contrattazione sindacale o meno. Non sappiamo se rientri nei limiti della condotta antisindacale dell’articolo 28 dello statuto dei lavoratori, ma sicuramente il dibattito del 2014 ha avuto toni accesi anche sotto profili nazionalistici e questo gesto potrebbe essere inquadrato anche come effetto di un determinato atteggiamento.

In definitiva, le bandiere sono dei simboli, nel bene e nel male!

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