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Home » Tk-Ast, Rsu chiamano l’ispettorato del lavoro

Tk-Ast, Rsu chiamano l’ispettorato del lavoro

di Marco Torricelli
3 Aprile 2015
in Ast, Attualità, Economia, Imprese, In evidenza, Lavoro
Tempo di lettura: 2 minuti di lettura
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Il livello di scontro, alla Tk-Ast si alza. E le Rsu aziendali hanno deciso che, dopo la Usl2, fosse proprio il caso di coinvolgere anche l’ispettorato del lavoro. Al quale è stato inviato un articolato ‘esposto’, «nel quale – spiega un delegato – chiediamo di intervenire per mettere una parola fine ad una situazione che, altrimenti, rischia di degenerare, ma che è soprattutto molto pericolosa per l’incolumità dei lavoratori».

La riunione Nella giornata di giovedì, infatti, si è tenuto un confronto con alcuni rappresentanti aziendali, si legge in una nota delle Rsu, «per chiarire tutti gli aspetti di sicurezza derivanti dall’applicazione unilaterale dell’azienda, della nuova Ooganizzazione del lavoro, riferita alle Aree Pix1/2 e Titania», ma si sarebbe trattato di una riunione inutile.

«Mancate risposte» Alle argomentazioni dei delegati, questa è l’accusa, avrebbe fatto riscontro «una chiara volontà da parte dell’azienda di non rispondere ai quesiti posti, e quando lo hanno fatto si è evidenziata una complessiva impreparazione rispetto agli argomenti affrontati. Nello specifico, l’azienda ha affermato che l’organizzazione applicata non crea nessun tipo di problematiche inerenti la sicurezza, non prevede un innalzamento del monte ore straordinari e difficoltà nel garantire il godimento di ferie/par e riposi ai lavoratori. Affermazioni queste non approfondite nel dettaglio e non accompagnate da dati reali e certificati come da noi richiesto».

Riunione sospesa Tanto che «l’azienda, sollecitata a fornire delle risposte in merito, ha preferito riaggiornare la riunione a data da destinarsi. Atteggiamento questo ritenuto grave dalla Rsu in quanto temi riguardanti la sicurezza non possono essere affrontati con tale superficialità, visto anche il fatto che non ci è stato possibile elencare tutti i problemi di nostra conoscenza, per ragioni di tempo da parte del datore di lavoro».

La sicurezza Poi i rappresentanti delle Rsu scendono nei dettagli: «Abbiamo inoltre riscontrato che l’azienda non è stata in grado di rispondere esaustivamente rispetto alla richiesta di chiarimento sulle verifiche decennali dei mezzi di sollevamento, i carroponti, presenti nelle aree interessate». Non sarebbero state fornite «risposte sul mancato pagamento della parte variabile del ‘premio di prestazione’ e in relazione al ritiro arbitrario di salario dalla busta paga del mese corrente, per alcuni lavoratori, in merito a straordinari già riconosciuti e saldati nel cedolino paga dei mesi precedenti».

«Inadeguatezza» Le Rsu e gli Rls di AST «condannano tale atteggiamento aziendale, che dimostra una chiara contraddizione con quanto l’Ad continua ad affermare e riscontrano inoltre una inadeguatezza dell’ufficio del personale nel garantire uno svolgimento corretto e adeguato del confronto». Poi la conferma dell’innalzamento del livello di scontro: «Le Rsu-Rls, a fronte di quanto avvenuto, continueranno nel loro percorso, condiviso nelle assemblee con i lavoratori, intensificando i controlli nei reparti e avvalendosi degli enti esterni preposti, laddove l’azienda continuerà a non fornire adeguati e corretti chiarimenti». Dove ‘enti esterni’ fa rima proprio con ispettorato del lavoro. Visto che la Usl2 è già stata chiama in causa.

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