Si chiama ‘Documento di valutazione rischi’ (Dvr) e i lavoratori delegati ad esaminarlo, insieme ai rappresentanti della Tk-Ast, si sono rifiutati di sottoscriverlo. Tanto per far capire che le cose dette giovedì – e cioè che si può mettere in difficoltà l’azienda anche senza scioperare – non erano frasi buttate lì a caso.
Le motivazioni I rappresentanti dei lavoratori spiegano che lo hanno ritento «non aggiornato ed adeguato rispetto alle modifiche già avvenute all’interno di Ast e, in merito alla nuova e futura organizzazione del lavoro aziendale, intendono effettuare tutte le verifiche relative alle problematiche di sicurezza che dalla stessa potrebbero scaturire».
«Serve nuova verifica» Le Rsu fanno sapere che «ritengono corretto e coerente non condividere un Dvr che non tiene conto dei problemi di sicurezza, inerenti alla nuova organizzazione del lavoro, che come noto l’azienda in modo unilaterale vuole applicare a partire dalla settimana prossima. Per quanto ci riguarda, anche per non precostituire alibi a nessuno, affermiamo da subito che ci riteniamo disponibili a condividerlo al più presto previa verifica».
«Azienda arrogante» Ma poi le Rsu ci vanno giù pesante: denunciano «l’atteggiamento arrogante e provocatorio dell’azienda, che ha ricattato sostenendo, sia verbalmente che formalmente, che la non firma del documento di valutazione dei rischi, può mettere in discussione il raggiungimento delle certificazioni Iso e quindi provocare il mancato raggiungimento degli obiettivi previsti nel contratto integrativo, cosa chiaramente falsa in quanto è una evidente responsabilità aziendale».
L’accusa E si spingono a lanciare un’accusa pesante: «L’azienda dica chiaramente che non vuole rispettare l’accordo del 3 dicembre e non continui a nascondersi pretestuosamente favorendo qualche suo manager a discapito di tutti i lavoratori» e per rafforzare il concetto dicono che venerdì mattina «l’azienda si è rifiutata, dopo aver ufficialmente convocato le parti in una riunione, di fornire i dati relativi al programma produttivo di marzo 2015, informazioni fondamentali per comprendere la saturazione degli impianti di produzione di questo sito».