di S.F.
Sistema di accoglienza e integrazione (Sai), a Terni si prosegue. Un passaggio abbastanza scontato, ora messo nero su bianco da un apposito atto dell’esecutivo Bandecchi: c’è il via libera per 64 posti – come nell’ultimo triennio – per il periodo che va dal 2026 al 2028.
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Due le categorie interessate, vale a dire gli ordinari (50 posti) ed i minori stranieri non accompagnati (14). Viene dunque garantita la continuità dei progetti anche considerando la «rilevanza che il sistema Sai ha acquisito nel corso degli anni nel territorio della Zona Sociale 10, ove è stato garantito da cica venti anni senza soluzione di continuità avendo il Comune di Terni, in qualità di capofila, aderito alla rete di accoglienza già dal 2006», si legge nel documento istruttorio.
Palazzo Spada si è attivato ora perché la domanda di prosecuzione per il prossimo triennio è da presentare al Viminale entro il 22 luglio. Nel documento si fa riferimento anche alla «crescita massiccia dei flussi migratori verso l’Italia e, in generale, in tutta Europa, per cui l’integrazione sociale dei migranti diventa una delle sfide principali in contesti destinati ad essere sempre di più multietnici e multiculturali» e della necessità «di garantire un sistema di accoglienza efficace ed efficiente al moltiplicarsi in misura esponenziale degli sbarchi».
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Un sistema con accoglienza integrata che supera la «mera distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di orientamento e accompagnamento legale e sociale, nonché la costruzione di percorsi individuali di inclusione e di inserimento socioeconomico». C’è contestualmente l’approvazione dei piani finanziari per le due categorie: di mezzo, come noto, c’è l’assegnazione del finanziamento da parte del ministero dell’Interno.
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Le cifre? Per i minori stranieri non accompagnati la spesa complessiva messa nera su bianco è di 484 mila euro. Per i 50 ordinari invece è di 1 milione e 45 mila euro. L’atto porta la firma dell’assessore al welfare Viviana Altamura e della dirigente Donatella Accardo.