Ast, una commissione vigilerà sull’Argon

Terni, la mancanza del prezioso gas aveva provocato la fermata dell’area a caldo e forse non solo per colpa della ‘congiuntura’ europea

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di M.T.

Delle due una: o quelli che Lucia Morselli ha scelto per la nuova – l’ennesima – ‘mini struttura’ dedicata a qualcosa sono dei maghi, in grado di risolvere anche problemi che non riguardano specificatamente la ThyssenKrupp e la sua rete interna, o quella che l’azienda ha raccontato in giro nei giorni scorsi era, quanto meno, una versione suggestiva. Ma soggettiva.

La commissione Già, perché l’avvocato Emiliano Cardenà, preso un mesetto fa e al quale era stata assegnata la funzione ‘Affari generali e legali’, con l’ordine di fare riferimento «direttamente all’amministratore delegato Lucia Morselli», adesso è stato pure messo a capo di una nuova commissione – ne fanno parte anche Nicola Allocca e Mario Trionfetti – costituita con un incarico preciso: «L’analisi dei fabbisogni del gas Argon».

Primo step Sì, quel vigliacco di un gas che, qualche giorno fa, è sparito – con una battutaccia si potrebbe dire: volatilizzato – costringendo allo stop tutta l’area ‘a caldo’ dello stabilimento ternano. E Cardenà, anche in questo caso, dovrà fare rapporto esclusivamente alla lady d’acciaio già dopo la prima riunione della commissione, che «è prevista per il 15 dicembre 2015». Poi Lucia Morselli vorrà sapere come stanno le cose, si suppone. Tipo: ‘Quanto Argon abbiamo nei serbatoi? Per quanto tempo ci basta?’, e roba simile. Insomma, un amministratore delegato operaia.

L’Argon Questo, però, riporta all’inizio: a che serve una comissione interna – peraltro composta da gente in gamba – a cui affidare il compito di fare una cosa che dovrebbe essere di routine? Nel senso: degli approvvigionamenti – non a caso uno dei temi delicati affrontati a più voci nei giorni scorsi – oggetto anche del dibattito che si è sviluppato nel corso della tavola rotonda organizzata dalla Fiom Cgil, non c’era già chi se ne occupava?

La crisi E, soprattutto, se la fermata dell’area ‘a caldo’ dello stabilimeno ternano – che si è ritrovato senza Argon – è stata determinata, da quello che la ThyssenKrupp Ast aveva descritto in giro come un problema dovuto allo scarseggiare delle scorte a livello addirittura europeo, che ci potrebbero fare, i tre povericristi infilati nella commissione, se in Europa ci sarà un nuovo (nuovo?) calo dei livelli del prezioso componente?

Le inquietudini Di sicuro questa decisione di Lucia Morselli non contribuisce a dissolvere le nebbie che aleggiano intorno alle acciaierie ternane, ma alimenta quelle che saranno pure, sdegnosamente, definite ‘elucubrazioni’ nella palazzina dei fedelissimi, ma che in mancanza di risposte credibili, non possono che trovare nuova linfa.

 

 

 

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