Il calvario sarebbe iniziato da tanto, troppo, tempo. Esistono dei referti medici, risalenti al 2010, per ‘traumi facciali e dentari’, che una donna perugina aveva attribuito ad una caduta accidentale in casa. Due anni dopo, la donna aveva riportato una frattura al braccio e una contusione alla testa (30 giorni di prognosi). Nel 2014, infine, era stata schiaffeggiata dal marito riportando una prognosi di 25 giorni: solo in questo caso, data lโevidenza della causa delle lesioni, si era decisa a denunciare per la prima volta il marito per le violenze subรฌte.
Le botte Martedรฌ l’epilogo: allโalba gli agenti della squadra Volanti’ sono dovuti intervenire nella casa – in zona Ponte San Giovanni, a Perugia – dove vive la coppia e la donna ha raccontato di essere stata picchiata dal marito. In questa occasione la donna ha per fortuna riportato solo un leggero trauma cranico, con una prognosi di soli 3 giorni, ma poi รจ emerso tutto il resto: una storia di violenza ormai datata e sistematica da parte di un marito ormai stanco della sua relazione sentimentale con la moglie.
La patologia La situazione sarebbe aggravata, da una parte, dalla tendenza da parte dellโuomo ad abusare si alcol, dallโaltra, da una serie di gravi infermitร psicofisiche di cui รจ vottima la donna. Il tutto ingigantito dalle gravi condizioni economiche in cui versano e per le quali sono costretti a condividere, ancora, lo stesso tetto.
I provvedimenti Un’articolata informativa di reato, a carico dell’uomo, รจ stata inviata allโautoritร giudiziaria, con la richiesta di una idonea misura cautelare volta a scongiurare il pericolo di ulteriori e nuove violenze. Il marito violento รจ stato intanto invitato a lasciare lโabitazione familiare e la donna รจ stataย affidata alle cure dei servizi sociali, per una piรน utile collocazione in ordine, oltre alle violenze subรฌte in famiglia, anche alle infermitร per le quali necessita di essere opportunamente seguita e curata in maniera specialistica.