Qualche piccolo elemento di speranza in più. Il lavoro degli agenti della polizia municipale di Terni procede senza sosta per giungere all’identità di colui, o colui, che martedì pomeriggio intorno alle 16.30 ha travolto e ucciso l’86enne Chiara Clavelli lungo la strada che da Collestatte giunge all’abitato di San Liberatore.
LE IMMAGINI SUL LUOGO DELLA TRAGEDIA
Dubbi Tanti i punti oscuri, al momento, e poche le certezze. Fra i primi rientra di sicuro la tipologia del mezzo – un’automobile, un motociclo, un furgone, un’ape: sono tante le ipotesi – che ha colpito a morte la poveretta, senza poi fermarsi. Qualche certezza in più circa la direzione di marcia che, in base ai rilievi effettuati sul luogo dell’omicidio, sembra essere quella da Collestatte a San Liberatore.
Testimoni Il lavoro degli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Raffaele Iannella, parte dagli elementi raccolti attraverso le testimonianze relative ad alcuni mezzi transitati in zona nell’ora dell’incidente. È però presto per dire se da qui si possa giungere a qualcosa di più concreto. Nella mattinata di mercoledì gli agenti della polizia municipale sono tornati sul luogo dell’incidente per svolgere ulteriori rilievi e qualche dettaglio ulteriore è giunto anche dall’ispezione cadaverica eseguita dal medico legale sul corpo della poveretta.
«Costituisciti» L’invito, perentorio, che parte dalla polizia municipale al pirata della strada, è quello di costituirsi quanto prima, anche per evitare l’arresto che dopo 48 ore dal fatto – in pratica giovedì pomeriggio – diventa automatico in caso di individuazione del responsabile.
Chi l’ha Visto Intanto della vicenda se ne è occupata nella serata di mercoledì anche la trasmissione ‘Chi l’ha visto?’ che ha rilanciato dagli schermi di Rai Tre l’appello della municipale: «Chiunque abbia notato qualcosa – ha detto la conduttrice Federica Sciarelli – in particolare un automezzo che potrebbe avere sulla carrozzeria i chiari segni dell’incidente, contatti noi o la polizia municipale di Terni. In zona potrebbero esserci telecamere private: vi invitiamo a controllare le immagini e a riferire qualsiasi dettaglio, senza trascurare nulla».
