Cโรจ anche Attilio Angelini โ giร amministratore delegato di Ast โ tra i 15 ex dirigenti della della Ferriera di Servola, fabbrica siderurgica e metallurgica di Trieste, che i pm Cristina Bacer e Matteo Tripani โ nellโambito della loro inchiesta per omicidio colposo e lesioni gravi responsabile โ hanno iscritto nel registro degli indagati.
Lโinchiesta I magistrati indagano sulla morte di 40 lavoratori โ uccisi dal mesotelioma pleurico o dal carcinoma polmonare โ che alla Ferriera hanno operato dal 1979 al 2004 Nel registro degli indagati i pm Bacer e Tripani hanno inserito i nomi di manager e direttori operativi che, ยซin ragione della carica rivestita in una posizione di garanzia della salute e della sicurezza dei lavoratoriยป, avrebbero avuto ยซresponsabilitร ยป attive nella sequenza di decessi.
Altri nomi noti Tra gli indagati, oltre ad Angelini, ci sono altri manager ben noti a Terni: Guido Denoyer, giร amministratore della Terni Spa; Costantino Savoia, componente del Cda di Terni Spa; Luigi Broccardi Schelmi, procuratore della stessa Terni Spa. Poi i magistrati hanno coinvolto Piero Nardi, ex consigliere delegato della Servola Spa e poi fino al 2004 amministratore dello stabilimento, e Giuseppe Lucchini, presidente di Servola Spa fino al 2001 nonchรฉ amministratore delegato d dal 1995 al 1998.
I reati Le ipotesi di reato, a vario titolo, sono di omicidio colposo e lesioni gravi per negligenza, imprudenza e imperizia. Gli indagati sono accusati inoltre di non aver osservato correttamente le norme a tutela della salute dei lavoratori a causa di una lunga serie di omissioni. Perchรฉ, secondo la Procura si conosceva fin dagli anni Sessanta la pericolositร delle sostanze โ amianto e idrocarburi in particolare โ e nulla gli indagati avrebbero fatto per impedirne lโesposizione e informare i lavoratori dei pericoli per la salute. Questo stato di fatto, secondo i pm, ha determinato ยซuna massiccia e incontrollata esposizione dei lavoratoriยป a polveri e fumi di amianto, benzene, benzoapirene e altre sostanze pericolose, letali. Insomma: secondo gli inquirenti gli ex manager sapevano ma non hanno fatto nulla per impedire malattie e decessi.
Incidente probatorio Lโiscrizione nel registro degli indagati sarebbe motivata da un ipotetico nesso di causalitร generale tra lโesposizione professionale a determinate sostanze inquinanti e lโinsorgenza di malattie neoplastiche. A stabilirlo sarebbe stata una consulenza attivata dalla stessa Procura. Per questo รจ stato chiesto al gip di disporre una perizia collegiale con la nomina di un team di specialisti di medicina legale, del lavoro e di epidemiologia.