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Home » Terni, servizi educativi: «Orrore e ribrezzo»

Terni, servizi educativi: «Orrore e ribrezzo»

di Simone Francioli
20 Gennaio 2017
in Altre notizie, Attualità
Tempo di lettura: 2 minuti di lettura
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Sull’argomento da qualche tempo era calato il silenzio dopo mesi di attacchi e repliche. Ora, con il nuovo anno, il CoSec torna a ribadire la propria posizione in merito allo sviluppo dei servizi educativi comunali: «Dimezzato il patrimonio educativo della città, orrore e ribrezzo».

Leopoldo Di Girolamo durante il confronto del 2 agosto

L’obiettivo dell’amministrazione Il CoSec prende ‘spunto’ dagli ‘Open day’ delle scuole dell’infanzia comunali in arrivo nei prossimi giorni: «Un appuntamento – spiega il comitato – di estrema importanza per genitori, bambini e per il futuro dei servizi stessi. Tale evento anche quest’anno, come di consueto, non ha goduto della doverosa pubblicizzazione da parte dell’amministrazione comunale. Tutto nella norma, se si prende atto di quali siano l’unico reale intento di quest’ultima: eliminare il servizio. L’ottica è quella del taglio lineare (ma miope) dei costi. La fine strategia messa in campo dalla direzione servizi educativi è quella, letteralmente, di “buttare fuori a calci” l’utenza, che pur continua a manifestare il proprio gradimento».

Chiusura e cancellazioni Nel mirino soprattutto le situazioni legate al ‘Borgo Trebisonda’ e al ‘Grillo Parlante’: «Come già successo per l’infanzia di Campitello, dove ripartcordiamo sono state ‘buttate fuori’, ad agosto 2016, circa trenta famiglie, tra conferme e nuove iscrizioni, il copione si ripete con le infanzia Trebisonda e Grillo Parlante.
È appena il caso di ricordare che l’anno scorso, con un tempestivo comunicato stampa, scongiurammo quello che invece, tristemente, si sta verificando quest’anno: l’amministrazione sta procedendo alla chiusura di due scuole dell’infanzia comunali cancellandone i nomi dai moduli di iscrizione. Non esiste alcun atto giuridico che predisponga la chiusura delle due scuole in questione, e che quindi impedisca di accettare le conferme e le nuove iscrizioni».

I rappresentanti del CoSec

Promesse e riorganizzazione Il CoSec torna indietro a quel 2 agosto 2016, quando il sindaco Di Girolamo si presentò al Gazzoli per indicare la linea: «Questa condotta, già di per sé esecrabile, è aggravata dal fatto che nessuna delle roboanti promesse fatte il 2 agosto 2016, dal sindaco e dagli assessori competenti, è stata mantenuta. Non è stato mai riavviato il percorso partecipativo per la riorganizzazione dei Sec, non è stata sollecitata (e quindi non è giunta) la risposta del Miur riguardo la domanda di statalizzazione per il ‘BorgoTrebisonda’, non esiste nessun piano per il potenziamento dei nidi».

Mancato trasferimento Infine il CoSec sottolinea che «con riferimento agli asili nido, è bene sottolineare che alcuni elementi rappresentano molto più che semplici indizi in merito alle reali intenzioni dell’amministrazione; infatti quest’ultima non ha provveduto, come previsto da apposita delibera comunale, a completarne l’organico, né tantomeno a trasferire il nido Cucciolo nei locali della ex scuola comunale dell’infanzia di Campitello. La disinvoltura con – conclude il comitato – la quale questa amministrazione continua a privare i cittadini di servizi essenziali, ma soprattutto le modalità con cui lo fa, ci fanno orrore e ribrezzo, e di fronte a tale scempio non si può rimanere in silenzio».

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