Torna, prepotente, la tensione tra Thyssenkrupp Ast e sindacati. In particolare con le Rsu di fabbrica. Perché se ormai le fermate mensili dell’area ‘a caldo’ venivano considerate una cosa normale, quello che si prevede per il mese di maggio ha fatto suonare un bel po’ di campanelli d’allarme: a fermarsi, infatti, saranno anche i reparti che lavorano acciaio ‘a freddo’. E non è per niente un buon segno.
La fermata «In data odierna – dicono le Rsu – si è svolto un incontro con la direzione aziendale in merito ai volumi produttivi del mese di maggio. Da tale incontro è emerso uno scarico produttivo di circa 10 giorni a fine mese per il reparto ACC, di 3 giorni a fine mese nel reparto LAC e di 10 giorni complessivi nel mese per i laminatoi dei Pix. Come Rsu di Ast, registriamo un preoccupante calo dei volumi nell’area a caldo motivato dall’azienda da una diminuzione degli ordinativi di black, che a caduta sta interessando anche i freddi».
Accordo a rischio A ciò, dicono ancora le Rsu, «si aggiunge la grave presa di posizione da parte dell’azienda sulla gestione delle rispettive fermate che prevede l’utilizzo di ferie forzate arretrate. Tutto ciò rafforza le denunce e le preoccupazioni da noi espresse. Come Rsu di Ast riteniamo che con l’attuale andamento produttivo e qualitativo rischiano di venir meno anche gli impegni presi con l’accordo siglato al Mise nel dicembre 2014».
Azienda sotto accusa A loro modo di divedere l’azienda «con tali prese di posizione sta disconoscendo e modificando importanti accordi in essere non ultimo quello siglato un anno fa all’ispettorato del lavoro, vista la comunicazione della gestione della fermata con lo smaltimento forzato delle ferie arretrate. Ciò è ancora più grave in quanto una parte di lavoratori è costretto a fare straordinari programmati.
La diffida Le Rsu si rivolgono poi direttamente ad Est: «Poi chiedete ai lavoratori di partecipare al corso ASTORY? Si continua a far apparire un’zienda perfetta all’esterno ma le realtà sono altre». E quindi scatta l’avvertimento: «Diffidiamo fin da subito l’azienda a procedere in modo unilaterale facendo pagare ai lavoratori le proprie inefficienze. Per quanto sopra detto, in occasione di un incontro già in programma per il 15 maggio, verificheremo la volontà aziendale nel rivedere tali impostazioni. Se ciò non dovesse avvenire, è già stata programmata una Rsu straordinaria al termine dell’incontro dove si decideranno tutte le iniziative legali e di mobilitazione da mettere in campo».