Insospettita dall’aver notato un mezzo pesante entrare in un’area di servizio e poi riuscirne subito dopo, una pattuglia della polizia del distaccamento di polizia stradale di Todi ha fermato un autoarticolato nel corso dei periodici servizi predisposti per il controllo dei veicoli destinati al trasporto merci su strada.
Targa diversa Il Tir di proprietà di una ditta della zona, che era entrato e poi uscito subito da una stazione di servizio nell’area intorno Lidarno, era condotto da un uomo di 51 anni, L.G. le iniziali, residente nella provincia di Perugia. Dai controlli della stradale è emerso che aveva agganciato un semirimorchio con targa e relativa carta di circolazione non corrispondente al numero di telaio su quest’ultimo impresso che era riferito, invece, ad altra targa e carta di circolazione di un semirimorchio, di proprietà di una diversa ditta locale, sottoposto al vincolo del sequestro preventivo disposto con provvedimento del Tribunale di Perugia nell’anno 2015.
Tachigrafo Come se non bastasse, gli agenti si sono accorti che era stato manomesso il tachigrafo digitale installato sulla motrice per documentare i tempi di guida e riposo del conducente, che permetteva, con l’attivazione a mezzo di un pulsante occultato, di falsare le relative registrazioni sugli appositi fogli che immortalano le attività svolte durante la circolazione, strumento, questo, previsto dalla vigente normativa a salvaguardia della sicurezza degli operatori addetti al trasporto e agli utenti della strada in generale.
Multe La strumentazione alterata è stata sottoposta a sequestro, come del resto l’intero complesso veicolare, mentre la patente del conducente è stata immediatamente ritirata per la sospensione della validità da parte del Prefetto di Perugia. Il conducente è stato denunciato e dovrà una sanzione di 1.700 euro 1700, per l’alterazione del tachigrafo e una multa che va da 2.000 a 8.000 euro per l’applicazione della diversa targa sul semirimorchio, con decurtazione di punti sulla patente.
