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Home » FlyMarche non paga: turisti bloccati a Olbia

FlyMarche non paga: turisti bloccati a Olbia

di Lucina Paternesi
19 Agosto 2017
in Altre notizie
Tempo di lettura: 3 minuti di lettura
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Un’estate turbolenta quella ancora in corso per l’aeroporto San Francesco d’Assisi. Dopo lo stop dell’Enac, l’ente che gestisce il volo privato in Italia, alle nuove rotte del vettore presentato a inizio estate Fly Volare per mancanza di autorizzazione, l’ultima brutta avventura ha visto protagonisti alcuni turisti umbri: nel pomeriggio è la Sase SpA a mettere in chiaro la situazione.

La vicenda Le nuove rotte e i nuovi voli erano stati presentati in regione a giugno. Oltre alla compagnia maltese di proprietà italiana FlyVolare, a Perugia aveva iniziato a lavorare anche il tour operator FlyMarche. Tra le nuove rotte Perugia-Rimini, con possibilità di raggiungere anche Zara e Lussino, e l’attesissima Perugia-Olbia. Così, il 21 luglio scorso, era partito il primo volo per la Sardegna con un piccolo aeromobile da 19 posti. I voli, con partenza il venerdì e la domenica, sono continuati per un mese fino ad arrestarsi bruscamente.

Turisti bloccati Un arresto talmente brusco che ha praticamente ‘bloccato’ diciannove passeggeri umbri proprio ad Olbia. In pratica FlyMarche, per la rotta sarda, si serviva della compagnia aerea ceca VanAir Europe che, però, si è vista costretta ad interrompere i voli per pendenze finanziarie da parte del tour operator. Problemi finanziari, insomma, che rischiavano di allungare le vacanze in Sardegna per 19 passeggeri. In caso di cancellazione del volo, overbooking, ritardi e quant’altro, spiegano dall’aeroporto San Francesco d’Assisi, secondo il regolamento europeo 261 del 2004 il tour operator o la compagnia ha l’obbligo di proteggere i passeggeri, rimborsando il biglietto dell’aereo, prenotando posti su voli alternativi e via dicendo. In questo caso, però, i passeggeri non hanno ricevuto la neccessaria assistenza, gli è stato solo comunicato che non sarebbero stati protetti, visto che tutti gli altri voli di rientro, per la domenica, erano ormai tutti pieni.

La Sase Così è dovuta intervenire la Sase, per limitare al minimo i disagi. «In via straordinaria è intervenuta la stessa azienda che gestisce lo scalo umbro – spiegano dall’aeroporto – nonostante non sia prassi e nonostante non spetti a Sase garantire il volo di rientro di un tour operator. Ma in questo caso, visto che i passeggeri erano solo 19, la Sase ha pagato direttamente il volo a VanAir e tutti i passeggeri domani (cioè domenica 20 agosto, ndr) potranno far tranquillamente rientro a Perugia come da programma».

Il chiarimento La società inoltre, con una nota del primo pomeriggio, specifica che «in merito alla cancellazione dei voli Van Air Europe, commercializzati dal tour operator FlyMarche, Sase SpA precisa che tali disservizi non sono in alcuna misura dipendenti dalla volontà di Sase stessa o ad essa imputabili. Qualsiasi chiarimento in merito va richiesto direttamente ai responsabili del servizio aereo – nella fattispecie il tour operator FlyMarche – contattabili al numero di telefono 071 2362006 o attraverso l’indirizzo email commerciale@flymarche.it. Ricordiamo che Sase SpA, in qualità di gestore aeroportuale, non direttamente responsabile per quel che concerne l’operatività dei voli e le relative problematiche quali casi di overbooking, ritardi e cancellazioni. Tali aspetti sono sotto l’esclusiva responsabilità dei vettori e dei tour operator che operano e commercializzano tali servizi e sono in ogni caso regolamentati dal Regolamento (CE) 261/2004, che delinea i diritti del passeggero e le forme di compensazione dovute dalla compagnia aerea / TO che provoca il disservizio. Sase si riserva di adire le vie legali nei confronti di coloro che dovessero continuare a creare confusione sull’argomento, sovrapponendo la figura del gestore aeroportuale a quella del tour operator o della compagnia aerea».

Voli cancellati Una disavventura non di poco conto, se si considera, soprattutto, che ora FlyMarche dovrà rimborsare tutti i biglietti e che, al momento, sono stati cancellati tutti i voli del tour operator, sia quelli verso Rimini che verso Olbia, tra le tratte più gettonate dell’estate. Nessuna novità, invece, per il vettore FlyVolare che, assicurano dall’aeroporto, entro settembre otterrà tutte le autorizzazioni necessarie.

Regione Sul tema è intervenuto anche il consigliere regionale Marco Squarta (Fdl) denunciando i disservizi dell’aeroporto e chiedendo una seduta con il presidente della II commissione di Palazzo Cesaroni. «In questa fase post terremoto – dice Squarta – non possiamo permetterci di sbagliare, dirottando i tour operator verso gli scali vicini come Ancona o Pisa. E’ un momento molto delicato per la nostra regione e l’aeroporto rappresenta la nostra unica finestra verso il mondo. Per i turisti che decidono di trascorrere un periodo di vacanza nella nostra terra, indubbiamente, ma anche per gli umbri che intendono visitare altri paesi sfruttando l’opportunità di avere uno scalo a pochi chilometri da casa. Ogni disservizio – prosegue il capogruppo di Fratelli d’Italia – ha costi elevati in termini di credibilità e affidabilità, pertanto è necessario che i responsabili della Sase vengano a Palazzo Cesaroni a riferire a proposito di alcuni disguidi che si sono venuti a creare sia sui voli per Olbia che per quelli verso l’Albania».

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