Dissesto Terni, revisori «’Buco’ irreversibile»

La relazione del collegio allegata alla delibera della giunta: «La colpa degli squilibri non è della gestione degli ultimi anni»

Condividi questo articolo su

di F.L.

«Le cause che hanno determinato l’attuale situazione di dissesto sono molteplici e l’insieme delle stesse ha poi portato all’attuale situazione. Il ripetuto disavanzo dell’equilibrio di parte corrente è stato di volta in volta affrontato con il mantenimento dei residui attivi che si sarebbero dovuti eliminare; i tempi lunghi di pagamento dei vari creditori, hanno permesso sicuramente di rimandare più avanti possibile le problematiche, ma allo stesso tempo di ingigantirle. Il formarsi di debiti fuori bilancio di una certa entità ha contribuito a far precipitare una situazione che non era mai stata semplice e che andava sempre peggiorando».

Carlo Berretti e Fabio Castellani

IL DISSESTO FINANZIARIO IN CONSIGLIO COMUNALE IL 15 FEBBRAIO

Il documento A parlare è la relazione del collegio dei revisori dei conti del Comune di Terni, allegata alla delibera con cui la giunta, venerdì pomeriggio, ha preso atto della situazione di dissesto finanziario. Un atto che il 15 febbraio passerà al vaglio del consiglio comunale. «Oltre a quanto evidenziato – scrivono ancora i revisori -, vi è sicuramente da segnalare anche il non adeguato controllo interno e monitoraggio delle spese correnti, nonché croniche difficoltà nelle riscossioni. Ciò ha creato una situazione tale che ha portato all’utilizzo persistente di anticipazione di cassa».

TERNI DOPO NAPOLI E TARANTO, COMUNI IN DISSESTO SOPRA I 100 MILA ABITANTI

Leopoldo Di Girolamo

Situazione irreversibile A detta dei revisori, inoltre, «la situazione del dissesto non è origine della gestione di questi ultimi anni, ma trae origini ben più remote, anche se da un punto di vista ‘numerico’ le problematiche si sono in particolar modo evidenziate con l’approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio 2015, dal quale è emerso un disavanzo di amministrazione» di oltre 56 milioni di euro. «La successiva emersione di diversi debiti fuori bilancio – si legge ancora nell’atto – hanno posto l’ente in una situazione di grave squilibrio finanziario, che ha portato ad intraprendere il percorso in precedenza indicato. La bocciatura del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, che a parere del collegio rappresentava l’unica ed ultima possibilità per evitare il dissesto, ha determinato la situazione attuale che a questo punto risulta essere irreversibile».

DIMISSIONI DEL SINDACO, ‘PONTIERI’ IN AZIONE

Nervosismo Una relazione, quella messa nero su bianco dai revisori dei conti, che ha avuto l’effetto di rendere ancora più inquieta la situazione dalle parti di palazzo Spada, dove tra procedura di dissesto e dimissioni del sindaco sono giorni di grande fibrillazioni in vista della seduta del consiglio fissata per il 15 febbraio prossimo. Il fatto che il collegio sottolinei che il dissesto abbia origini lontane, non negli ultimi anni, dà un piccolo conforto alla giunta e alla maggioranza.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli