Terni, la giunta ha deliberato sul dissesto

Il consiglio comunale convocato il 15 febbraio per votare la delibera. Prima di quella data, ‘passaggio’ in terza commissione consiliare

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Si farà il 15 febbraio il consiglio comunale per l’approvazione della delibera sul dissesto del Comune di Terni: lo ha stabilito venerdì mattina la conferenza dei capigruppo riunita a palazzo Spada. Sempre venerdì è anche arrivato l’ok della giunta alla proposta di delibera.

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In aula Sarà dunque quella la data in cui l’amministrazione, una volta approvato dai consiglieri l’atto, decreterà ufficialmente l’avvio della procedura che l’accompagnerà per i prossimi cinque anni. Procedura che successivamente prevederà la nomina di tre commissari ad acta da parte del prefetto, Paolo De Biagi. La proposta di delibera dovrà essere avanzata al consiglio dalla giunta, riunitasi sul punto. La prossima settimana l’atto dovrà invece passare in terza commissione Bilancio.

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Ok della giunta L’approvazione da parte della giunta della proposta di delibera è avvenuta nel primo pomeriggio di venerdì. A seguito della comunicazione della prefettura, attraverso la quale è stata trasmessa all’ente la disposizione delle sezioni riunite della Corte dei Conti, la giunta ha preso atto della sussistenza dei presupposti per la dichiarazione di dissesto, essendosi concretizzate le condizioni richiamate dal Tuel. In caso di mancata approvazione dell’atto da parte del consiglio, il prefetto provvederà alla nomina del commissario prefettizio.

Nodo dimissioni Poco meno di due settimane separano dunque il Comune di Terni dal dissesto, ormai certo, ma nel frattempo a tenere banco sono soprattutto le dimissioni presentate dal sindaco Leopoldo Di Girolamo, che diventeranno irrevocabili il 19 febbraio. Comunicazioni in merito sono attese sempre nella seduta del 15 gennaio convocata dal presidente del consiglio, Giuseppe Mascio. Il quadro, all’interno della maggioranza e non solo, è in continuo divenire, di giorno in giorno, e le operazioni di ricucitura, per cercare di proseguire la consiliatura anche oltre quella data, sarebbero in queste ore in mano allo stesso primo cittadino.

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