
«Sono giunto alla conclusione che il mio impegno, nonostante le amarezze, deve continuare con ancor più determinazione e al tempo stesso con la massima fiducia nell’ operato della magistratura che sono sicuro avrà modo di comprendere la bontà della nostra linea di condotta». Nicola Alemanno non molla e dopo l’amarezza per il sequestro del centro polivalente ‘Boeri’ – il primo cittadino di Norcia e l’archistar hanno ricevuto un avviso di garanzia – decide di proseguire: quelle possibili dimissioni annunciate nella conferenza a piazza San Benedetto non avranno un seguito concreto.
LA PROTEZIONE CIVILE: «IL CENTRO ‘BOERI’ RISPETTA TUTTE LE NORME»

«Resto» Alemanno continuerà ad essere il sindaco di Norcia: «Dopo l’incontro – la motivazione – con i massimi livelli istituzionali dello Stato, dopo il confronto con la mia maggioranza in consiglio comunale, dopo aver ricevuto la solidarietà di moltissimi sindaci e dei vertici dell’Anci ma soprattutto l’incoraggiamento, l’affetto sincero e la stima di tantissimi miei concittadini, sono giunto alla conclusione che il mio impegno, nonostante le amarezze, deve continuare con ancor più determinazione e al tempo stesso con la massima fiducia nell’ operato della magistratura che sono sicuro avrà modo di comprendere la bontà della nostra linea di condotta».
ALEMANNO E IL NUOVO SEQUESTRO: «NON CE LA FACCIO PIÚ»

L’appoggio della Prociv L’ultimo atto di supporto, in ordine di tempo, è arrivata dal dipartimento della Protezione civile: « Come ho avuto modo di sottolineare più volte in queste ultime ore, abbiamo – ha ribadito Alemanno – seguito alla lettera le ordinanze emanate dal dipartimento di Protezione civile, come la stessa struttura governativa ha evidenziato nella nota stampa diramata nel tardo pomeriggio di giovedì. Sono pronto a uniformarmi a eventuali criteri normativi che dovessero sopraggiungere anche in vista della nuova formazione di governo, così come ho sempre fatto nella mia azione amministrativa. Quello che chiedo è di poter operare in un quadro di massima certezza legislativa che permetta a tutti noi, che ci troviamo a fronteggiare una delle più grandi emergenze della storia del nostro paese, di lavorare con la serenità necessaria per ricostruire quanto prima le nostre città distrutte dal sisma».