di Voltero Petrocchi
(già sindaco di Acquasparta)
Sul sito del Servizio Idrico Integrato è scritto cosa fare se ‘c’è da reclamare’ e cosa fare se entro 30 giorni non ricevi risposta. Segui le indicazioni e, rigorosamente via Pec, invii il modulo messo a disposizione. Attendi i tempi indicati e se telefoni ti senti rispondere che «la risposta arriverà». Sempre sul sito è scritto che, in assenza di risposte nei tempi indicati, ti puoi rivolgere alla’associazione dei consumatori (via Pec) di cui è indicato l’indizzo… e risposte avrai.
Esegui e naturalmente… ‘silenzio e tenebre’. Ho percorso questa ‘via crucis’ per conto di un amico sprovvisto di Pec ed il fatto che il suo reclamo sia o meno fondato, è irrilevante. Stiamo parlando di acqua ma in questo caso la perdita non è nell’acquedotto ma nel rapporto tra chi gestisce (in regime di monopolio) un servizio ed il cittadino/utente. In verità niente di nuovo e si parli di acqua, strade, servizi, ti sorprendi quando alle parole (in questo caso ‘scolpite’) seguono i fatti.
In data 25 giugno, riceviamo dal Servizio Idrico Integrato e pubblichiamo:
«Dopo aver effettuato le opportune verifiche con gli uffici preposti, possiamo sostenere che oltre ad aver risolto il problema, la relativa risposta è stata inoltrata nei tempi, a differenza di quanto dichiarato. Dopo aver contattato l’utente, abbiamo provveduto a reinoltrare la comunicazione che non era stata visionata da quest’ultimo e a dargli informazioni riguardanti l’argomento del reclamo».