Centro ‘Boeri’ Norcia, la Prociv: «A norma»

«Abbiamo fatto come a L’Aquila», assicura la Protezione Civile. Intanto dalla Regione solidarietà trasversale per il sindaco Alemanno

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Nel pomeriggio di giovedì arriva la presa di posizione della Protezione civile sul centro ‘Boeri’, assicurando «di avere adottato le misure emergenziali, emanate per fronteggiare le esigenze della popolazione colpita dal sisma, in senso conforme alle norme di legge che le prevedono, in funzione della loro finalità propria e comunque nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento».

«Come a L’Aquila» «L’ordinanza n. 389 del 28 agosto 2016 infatti, anche in deroga alle norme urbanistiche e paesaggistiche, prevede la possibilità di realizzare strutture temporanee per assicurare, tra le altre cose, ‘la continuità dei servizi pubblici’. Finalità, quest’ultima, a cui risponde la struttura di Norcia che dopo essere stata nella prima fase dell’emergenza sede del Centro operativo comunale (Coc), ospita attualmente le sedute del consiglio comunale e rappresenta per la comunità norcina un importante centro di aggregazione e di attività di pubblico interesse. Quanto al requisito della temporaneità è utile ricordare come l’Unione Europa, dopo gli eventi sismici de L’Aquila e la realizzazione del Progetto C.A.S.E., ebbe a precisare che per l’attuazione di misure provvisorie dovesse intendersi la realizzazione di strutture suscettibili di un impiego, anche durevole, perlomeno fino al momento in cui le opere di ricostruzione non garantiscano un ritorno alle condizioni precedenti l’evento».

TUTTO SUL TERREMOTO

La solidarietà In una prima fase, il sostegno ad Alemanno era arrivato in particolare da sindaci e rappresentanti politici nazionali; il giorno dopo anche dagli scranni di Palazzo Cesaroni arrivano messaggi per Nicola Alemanno, primo cittadino di Norcia, raggiunto da un avviso di garanzia per la realizzazione del centro polivalente progettato dall’architetto Stefano Boeri (anch’egli indagato) dalla procura di Spoleto. L’indignazione è riferita soprattutto al fatto che quella struttura è diventata nei mesi post sisma il principale punto di riferimento della volontà di rinascita della comunità nursina.

Alemanno con la Marini e Gozi

L’appello della Marini «Non dimentichiamoci che nel Centro polifunzionale di Norcia progettato da Boeri da quando c’è stato il terremoto si svolge tutta la vita pubblica di quella comunità: il consiglio comunale, le riunioni della cittadinanza, le attività teatrali, le manifestazioni pubbliche. Dunque, al di là delle vicende giudiziarie, auspico che ci siano le condizioni perché la popolazione possa continuare a fruirne». Così Catiuscia Marini al Corriere della Sera a proposito del sequestro della struttura nata grazie alla raccolta fondi organizzata proprio dal quotidiano milanese insieme al Tg de La7: «Penso che di base ci sia un grande fraintendimento: struttura temporanea non vuole dire precaria».

Il centro sotto sequestro

 Ricci: «Ministro invii ispezione» «Sul terremoto siamo al limite della rivolta – dice il consigliere regionale Claudio Ricci – occorre sostenere senza tentennamenti il sindaco di Norcia Nicola Alemanno, che deve essere forte ed andare avanti: siamo tutti dalla sua parte. Non entro nei quadri giuridici urbanistici, ma voglio ricordare una legge non scritta, quella del buon senso, senza la quale il nostro Paese si fermerà». Ricci chiede poi le dimissioni di «coloro che hanno gestito, a livello nazionale, la ricostruzione senza fare norme chiare, efficaci e dotandola di risorse concrete per cassa». «Consiglierei anche al ministro della Giustizia di inviare una ispezione – aggiunge – in quanto stiamo parlando di una struttura che non ha avuto alcun costo per lo Stato ed è palesemente provvisoria».

Dal centro sinistra «Forte preoccupazione» per l’iniziativa della Procura di Spoleto che ha portato al sequestro del Centro polivalente di Norcia e ad un avviso di garanzia a carico del sindaco Nicola Alemanno viene espressa dai consiglieri regionali Gianfranco Chiacchieroni (Pd), Silvano Rometti (SeR) e Attilio Solinas (Misto-MdP). Sollecitano la Regione Umbria a «fare la propria parte per cercare di snellire e rendere più agevole la ricostruzione», e la prossima occasione potrebbe essere costituita dalla discussione del disegno di legge regionale.

Angelo Borrelli con Alemanno e la Marini

«Indebolita la fiducia» «Questo evento, preceduto da quello analogo della struttura di Ancarano – scrivono i tre consiglieri di maggioranza – denuncia una preoccupante situazione, conseguenza di una eccessiva burocratizzazione e complessità normativa. Quello che si sta determinando è un quadro che rende la ricostruzione post-sisma di lenta e difficile attuazione, indebolisce la fiducia nel futuro della popolazione e complica sempre più la già difficile azione amministrativa dei sindaci che si trovano in prima linea nonché degli enti regionali e statali che concorrono alle azioni di ricostruzione».

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