Insulti, minacce e spintoni lungo il tragitto che porta dall’ospedale a piazza Dante, a Terni. Protagonisti dell’acceso diverbio – rissa sfiorata – due ternani e un 20enne marocchino, tutti già noti alle forze dell’ordine per questioni legate a droga e reati contro il patrimonio: intervento della polizia ferroviaria e denuncia per il nordafricano. Aveva cercato di vendere agli altri due un cellulare rubato pochi giorni prima al ‘Santa Maria’.
Il conducente del bus ha invitato i tre a scendere a piazza Dante e gli agenti della polfer, impegnati nel servizio di vigilanza, si sono accorti che qualcosa non andava: immediato intervento e discussione interrotta. Negli uffici della polizia ferroviaria è stato quindi chiarito il motivo del litigio: il 20enne marocchino voleva vendere ai ternani uno smartphone seminuovo (valore circa 300 euro). Peccato che i due hanno capito al volo che si trattava di un cellulare di un loro amico che, nei giorni precedenti, aveva subito un furto al ‘Santa Maria’.
La scoperta Per verificare il racconto la polizia ha rintracciato la vittima del furto: era ancora in possesso della confenzione e dello scontrino d’acquisto, con lo smartphone che effettivamente gli era stato rubato mentre era immobilizzato nel letto d’ospedale. Il 20enne marocchino, spalle al muro, ha cercato di fuggire: niente da fare, bloccato e denunciato per ricettazione, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.