20 °c
Terni
15 ° Dom
15 ° Lun
sabato, 10 Maggio 2025
UmbriaON
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
    • Eventi
    • Spettacolo
  • Economia
    • Imprese
    • Lavoro
    • Statistiche
  • Opinioni
  • Politica
  • Sport
    • Calcio
    • Futsal
    • Rugby
    • Scherma
    • Altri sport
  • Foto
  • Video
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
    • Eventi
    • Spettacolo
  • Economia
    • Imprese
    • Lavoro
    • Statistiche
  • Opinioni
  • Politica
  • Sport
    • Calcio
    • Futsal
    • Rugby
    • Scherma
    • Altri sport
  • Foto
  • Video
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
UmbriaON

Home » I disabili chiedono il ‘modello Sardegna’

I disabili chiedono il ‘modello Sardegna’

di Redattore
27 Aprile 2018
in Apertura 5, Attualità, Politica
Tempo di lettura: 3 minuti di lettura
Condividi su FacebookCondividi su X (Twitter)Invia su Whatsapp

di P.C.

I malati, i disabili, i familiari e le associazioni umbre guardano alla Sardegna e chiedono alla giunta regionale di fare altrettanto. Quello sardo (ma non solo: sistema simile è adottato anche in altre regioni) è un modello che funziona per le prestazioni assistenziali cosiddette ‘indirette’. Il concetto di base è semplice: anche se le patologie sono simili, ogni persona ha esigenze diverse e necessita di un progetto di assistenza personalizzato. Lo hanno gridato a gran voce a Palazzo Cesaroni, prima fuori, con un sit-in, poi dentro, in commissione.

LA PROTESTA, LA COMMISSIONE, LE STORIE, LE PAROLE DELL’ASSESSORE BARBERINI – VIDEO

Sit in davanti la Regione

Efficacia ed efficienza Detta così potrebbe sembrare complicato e costoso. Complicato forse sì. Costoso niente affatto. Anzi: è stato verificato che i progetti personalizzati consentono di ottenere un cospicuo risparmio per le gravi disabilità, che richiedono assistenza h24. In pratica, meglio dare soldi alle famiglie caregiver (che prestano cioè assistenza diretta al proprio congiunto), a fronte delle spese effettivamente sostenute e rendicontate, che muoversi con gli apparati sanitari regionali, che dovendo fornire necessariamente servizi ‘a pacchetto’, talvolta non riescono ad essere né efficienti né efficaci: «Nessuno più di noi conosce le esigenze dei nostri congiunti». Da questo punto di vista la Regione si è mossa, ma secondo le associazioni non ancora a sufficienza: occorrono più soldi e occorre distribuirli meglio.

Quanti soldi buttati «L’Umbria è la terzultima regione in Italia per assistenza indiretta – ha detto Antonella Persichetti di Afad – la maggior parte dei fondi viene impegnata nell’assistenza diretta, gestita quindi dagli ospedali. Questo non consente l’attuazione di un progetto personalizzato e produce dei costi maggiori». «Il modello umbro – ha aggiunto Francesco Conti (Aucla) – ha privilegiato i pacchetti di servizi senza considerare le esigenze dei malati: tanti soldi buttati senza che i malati e i disabili abbiano ricevuto benefici; il modello Sardegna invece ha dimostrato di funzionare, perché non fare come loro? Mi auguro un cambiamento di rotta anche dal mondo sindacale: non è possibile mandare un operatore a casa delle persone secondo le esigenze della cooperativa, va invece mandato per rispondere alle esigenze del malato».

Centomila euro per un ricovero evitabile Molti interventi sono fatti in rappresentanza di associazioni. Molti altri sono invece di genitori disperati, costretti ad affrontare, oltre al dramma personale di vedere un figlio giacere su un letto attaccato a un respiratore, le lentezze e le incomprensibili incoerenze della burocrazia sanitaria. Paradossale il caso della signora Carla, raccolto da umbriaOn: «Mio figlio è stato tenuto 4 mesi ricoverato in rianimazione al Bambin Gesù perché non c’erano infermieri specializzati per accoglierlo dopo la dimissione ospedaliera; ho dovuto fare una denuncia alla Procura della Repubblica per ottenere che qualcosa si sbloccasse e alla fine la Regione Umbria aveva speso per il ricovero inutile oltre centomila euro; li davano a me, potevo assistere mio figlio per sei anni».

Solinas, presidente della Commissione

Prima i servizi, poi i soldi Ma c’è anche chi non è d’accordo con la proposta di far passare tutta l’assistenza attraverso le famiglie: «Da una regione di sinistra mi aspetto assistenza, io i soldi non li voglio, voglio lo psichiatra, voglio lo psicomotricista, voglio lo psicologo comportamentale, voglio che ci sia l’assistenza pubblica che funzioni perché le famiglie non possono farsi carico di andare a cercare gli assistenti che si prendano cura dei loro cari, sono 20 anni che chiedo che venga data la giusta assistenza a mia figlia».

Barberini: «Sardegna un’eccezione» «Ricordiamoci che qualche anno fa altre amministrazioni regionali avevano annullato i fondi per la non autosufficienza, noi invece li stiamo incrementando – dice l’assessore Barberini – stiamo puntando a garantire nuove forme di assistenza, potenziando anche l’assistenza indiretta; il modello Sardegna è favorito da risorse particolari, essendo una regione autonoma, per cui il sistema non è replicabile in Umbria, almeno non con quelle cifre».

Il problema autismo «Per quel che riguarda l’autismo – dice uno dei genitori – la situazione sta degenerando, perché, a fronte di un aumento esponenziale dei casi, non vengono garantite le terapie appropriate, nonostante la nostra Regione nel 2012 con la delibera di Giunta 399 abbia fornito la linea di indirizzo per la diagnosi precoce e la presa in carico multi professionale dei soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico. Ad oggi non è possibile avere operatori Aba e più in generale metodologie di intervento ad evidenza scientifica. Mancano centri di riferimento territoriali, fondamentali per garantire una reale presa in carico a un progetto riabilitativo personalizzato».

CondividiTweetInviaCondividiInvia

Articoli Correlati

Attualità

Terni, studenti del liceo ‘Galilei’ al top nelle gare di matematica e fisica

10 Maggio 2025
Forza Italia e Alternativa Popolare annunciano accordo per le comunali di Genova
Politica

Forza Italia e Alternativa Popolare annunciano accordo per le comunali di Genova

10 Maggio 2025
Terni: il Camisa Blanca Cigar Club ‘lancia’ il tesseramento e nomina il nuovo direttivo – Foto
Attualità

Terni: il Camisa Blanca Cigar Club ‘lancia’ il tesseramento e nomina il nuovo direttivo – Foto

10 Maggio 2025
Politica

Elly Schlein ‘celebra’ il ritorno del Pd di Terni in via Mazzini – Video e foto

10 Maggio 2025
‘Assisi al Centro’ parla di sicurezza. Landrini a Tordibetto: «Troppi passi indietro»
Politica

‘Assisi al Centro’ parla di sicurezza. Landrini a Tordibetto: «Troppi passi indietro»

10 Maggio 2025
‘Memorial Day’ Sap: ricordo e impegno per il futuro. Eventi a Perugia, Terni e Narni – Foto
Attualità

‘Memorial Day’ Sap: ricordo e impegno per il futuro. Eventi a Perugia, Terni e Narni – Foto

10 Maggio 2025

Meteo

Umbria
10 Maggio 2025 - sabato
Patchy rain nearby
14 ° c
83%
3.6mh
21 c 8 c
Dom
18 c 9 c
Lun
  • Chi siamo
  • Redazione
  • Termini d’uso
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Contatti
  • Modifica consenso cookie
  • Umbriaon srl – P.I. 01542550551

© 2024 Copyright Umbriaon s.r.l.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
    • Eventi
    • Spettacolo
  • Economia
    • Imprese
    • Lavoro
    • Statistiche
  • Opinioni
  • Politica
  • Sport
    • Calcio
    • Futsal
    • Rugby
    • Scherma
    • Altri sport
  • Foto
  • Video

© 2024 Copyright Umbriaon s.r.l.