Sicurezza, consumo di droghe e immigrazione. Lo ‘stato maggiore’ locale di Forza Italia – quasi tutto – si è riunita sabato pomeriggio a palazzo Spada per discuterne in maniera approfondita con il candidato a sindaco del centrodestra Leonardo Latini: per l’occasione in città è giunto il senatore – nonché presidente della consulta nazionale FI per la sicurezza – Maurizio Gasparri.
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‘Terni più sicura, le idee di Forza Italia per la sicurezza’ In sala consiliare – oltre a Gasparri e Latini – si sono accomodati il coordinatore provinciale Sergio Bruschini, la rappresentante regionale della consulta nazionale FI per la sicurezza Vittorina Sbaraglini, il coordinatore comunale Stefano Fatale, la vice coordinatrice regionale delegati enti locali FI – senatore – Fiammetta Modena e il membro del direttivo della Camera dei deputati Raffaele Nevi. Con loro diversi candidati a consigliere comunale, seppur con qualche defezione che Bruschini non lascia andare: «Una tirata d’orecchie – ha esordito – per qualche assenza, capisco il giorno e l’orario ma il tema della sicurezza è di massima rilevanza». Poi spazio al tema di giornata: «Venerdì c’è stato un accoltellamento tra stranieri, ma ormai a Terni cronaca del genere non fa quasi più notizia in questa città. C’è stato un eccesso di immigrazione – Bruschini tira in ballo anche la battaglia di Lepanto vista la location e gli affreschi – non regolata che ha creato questo problema». In linea di massima gli stessi concetti espressi poi da Fatale: «Ci sono dei luoghi ormai diventati piazze di spaccio, come il parco Ciaurro. C’è aumento di consumo di eroina e cocaina, anche tra i giovani». Leitmotiv chiaro.

Sicurezza e percezione Gasparri – che arriva con circa mezz’ora di ritardo – ha sottolineato la necessità di «dover investire di più sulla sicurezza e sugli organici della forza di polizia per allontanare dall’Italia i tanti clandestini. Riguarda anche l’Umbria e Terni, tutte le città che vivono difficoltà e preoccupazioni su questo fronte: si percepisce insicurezza, è un’assoluta priorità anche per le amministrazioni locali. Saremo su questa linea anche in questa città. Sono aumentati il numero di reati e gli squilibri sotto il profilo dei costi: spesi 5 miliardi l’anno per l’accoglienza dei clandestini e poi non siamo riusciti a dare trattamenti dignitosi alle forze di polizia. Serve tagliare le spese per l’immigrazione».

«Orgoglio Quirinale a giorni alterni» Inevitabile anche un passaggio sullo scenario nazionale: «Impasse governo? Tutti siamo preoccupati, il paese è paralizzato. Bisognava dare l’incarico a Matteo Salvini e da allora gli errori sono stati una serie infinita, compreso quello legato alle resistenze su Paolo Savona: una persona con curriculum molto solido e Mattarella mette il divieto dopo che si è fatto imporre la nomina di uno sconosciuto, Giuseppe Conte. L’orgoglio del Quirinale – ha concluso – è a giorni alterni, una confusione che l’Italia non meritava. Mi auguro non ci sia nessuna conseguenza per la coalizione di centrodestra e spero che questo orizzonte strategico prosegua».